Home News Comunicazione Un marzo nel segno delle donne per edizioni All Around. Tra i titoli #Staizitta giornalista!

Un marzo nel segno delle donne per edizioni All Around. Tra i titoli #Staizitta giornalista!


Storie, di liberazione, di battaglie, di diritti negati, di violenza, di impegno per costruire un mondo migliore.
La casa editrice All Around intende salutare l’8 marzo, giornata internazionale dei diritti della donna, con un corposo pacchetto di proposte editoriali.
Iniziamo con #Staizitta giornalista! Di Silvia Garambois e Paola Rizzi, libro che vede il patrocinio, tra gli altri, delle associazioni “Giulia” (Giornaliste unite, libere e autonome), della Federazione nazionale della Stampa e della commissione Pari opportunità.
Le due autrici indagano il fenomeno dell’odio che corre in rete sotto forma di violenza e minacce sessiste, dall’hate speach allo zoombombing. Alcune giornaliste raccontano che cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news sapendo che la conseguenza sarà una grandine di insulti e minacce. “Puttana”, “troia” sono gli epiteti più ricorrenti e nemmeno i più infami nella carrellata di insulti subiti dalle nostre croniste, costrette a tornare a casa e guardarsi le spalle e a passare le notti a cancellare commenti infami.
«Siamo di fronte a una criminalità on line che va combattuta con mezzi nuovi. Probabilmente una legge che autorizzi a bloccare i server, a chiudere i rubinetti. – sottolinea nell’introduzione al volume Vittorio Roidi, presidente della Fondazione sul giornalismo Paolo Murialdi – Non bastano la polizia postale e gli investigatori del web per snidare gli odiatori di professione. Molti ancora esprimo dubbi sull’introduzione di norme nel campo della libertà di espressione. Invece è ogni giorno più evidente che solo con strumenti di repressione più energici si difende la libertà di stampa».
Altro libro che esce dall’impegno di “Giulia”  è il volumetto Stop violenza. Le parole per dirlo, dedicato al valore dell’informazione come strumento di cultura della società. Una informazione, però che esca dai facili stereotipi, corretta, completa, che aiuti a porre un freno alla violenza di genere. Ai delitti contro le donne. Ecco perché «iniziare a chiamare i delitti misogini con questo termine serve a rimuovere la generalizzazione che deriva  dall’uso di parole generiche quali “omicidio” o “uccisione” e a comprendere invece i fattori di rischio specifici, la loro diffusione».
«Mio padre mi aveva fatto del male, certo, sia a me che a lei, però era mio padre, solo quel padre avevo e si era dimenticato di noi». Romanzo di fantasia, eppure terribilmente vero, Marinella narra una “piccola storia ignobile” che trova corrispondenza con migliaia di storie di violenza e morte riportare dalle cronache.  Storie di violenza sulle donne.  Il racconto di Rossana Carturan viene proposto in versione audiolibro con chiavetta.  Marinella è un’adolescente cieca divenuta tale per mano del padre. Volume intenso, toccante e amaro, che vede la collaborazione della Casa Internazionale delle donne di Roma.
Altro interessante volume che riproponiamo alle nostre lettrici (e non solo a loro) nel mese di marzo è Il clan delle Femmine che raccoglie i racconti brevi apparsi sul blog del “Clan delle femmine”, il collettivo di autrici accomunate dalla voglia di esprimersi liberamente sui temi che stanno loro a cuore. Una esperienza nata circa due anni fa dall’intuizione di Fabrizia Fedele e Silvia Zuffrano, che dopo aver frequentato insieme un corso di scrittura hanno dato vita al blog, consapevoli di quanto poco spazio abbiano le donne nella narrativa italiana.
Volume interessante per cogliere il lungo e difficoltoso cammino intrapreso dalla donne per vedere riconosciuti i loro diritti è La liberazione della donna, di Anna Maria Mozzoni giornalista e scrittrice nata a Milano nel 1837. Mazziniana e poi socialista, la scrittrice spende le sue energie per il diritto delle donne a partecipare alla vita politica.  E sottolinea che se il movimento in favore «della tesi femminile» trova «calda adesione da parte della giovane generazione» essa è invece terribilmente avversata elementi potenti, il clero, le consorterie e le fatue masse eleganti». Considerazioni le sue che per tanti aspetti valgono anche oggi.
L’elenco dei libri scritti da donne e dedicati alle donne che sono usciti per le edizioni All Around è lungo ed è motivo di orgoglio per la casa editrice. Ricordiamo tra i tanti:
Destinazione Ravensbrück, L’orrore e la bellezza nel lager delle donne, di Donatella Alfonso, Laura Amoretti e Raffaella Ranise, che ripercorre i luoghi e le testimonianze delle donne che passarono per il campo di sterminio situato a circa 80 km a nord di Berlino.
Non è un Paese per mamme. Appunti per una rivoluzione possibile, della giornalista e scrittrice Paola Setti, un viaggio, amaro e graffiante, nella vita delle donne, lavoratrici e non, attraverso i loro racconti.
Avevo 20 anni nel ’68 di Simonetta Robiony, libro in cui le vicende personali incrociano la grande storia. Sono piccoli racconti di che cosa hanno rappresentato momenti importanti della vita dell’autrice ma a loro modo simbolici e adatti a illuminare un periodo importante della storia italiana negli anni Sessanta e Settanta.
Tutti i libri, sia nella versione cartacea che in e-book (o audiolibro) sono acquistabili direttamente sul sito della casa editrice edizioniallaround.it