Settore Cultura (Beni culturali e Spettacolo)
Le COOPERATIVE CULTURALI, aderenti a Legacoop, si costituiscono in Associazione nell’immediato dopoguerra e svolgono, fin dagli anni ’50 dello scorso secolo, una forte azione di sensibilizzazione e di sostegno alla crescita del ruolo della cultura democratica in tutti gli ambiti sociali.
Si riprende, così, l’antico convincimento del movimento operaio che solo attraverso la cultura si poteva aspirare ad un reale protagonismo dei ceti meno favoriti e alla crescita della democrazia.
La testimonianza di questa attenzione è rappresentata dalle centinaia di Circoli culturali che accompagnano tutti i 120 anni di vita della cooperazione di Legacoop.
Con l’azione del suo primo Presidente, Cesare Zavattini, si avvia una stagione di promozione e inclusione sociale di persone e territori che culminerà con il grande successo della forma cooperativa come strumento di produzione culturale, soprattutto nel campo teatrale.
Oggi la cooperazione culturale rappresenta una realtà importante in ogni regione italiana nel saper corrispondere ed aggregare i nuovi bisogni di protagonismo nella produzione e fruizione culturale da parte di una quota crescente di cittadini.
La cooperazione culturale di Legacoop intende, infatti, rappresentare una modalità di fare impresa associata nei diversi comparti della cultura avendo a riferimento l’efficienza e la sostenibilità economica insieme alla finalità sociale e di interesse pubblico.
Da qui nasce la costante ricerca di una nuova dimensione, sostenibile ed etica, da ricercare e costruire nel rapporto tra pubblico e privato nella valorizzazione e gestione degli spazi di produzione culturale di spettacolo, così come dei Beni culturali e ambientali.
Da qui nasce la crescente affermazione della responsabilità sociale delle cooperative culturali verso i territori in cui operano e verso i diversi interlocutori sociali, economici e istituzionali con cui il loro lavoro e i loro progetti entrano in relazione.
Legacoop settore Cultura opera da anni per affermare nel Paese una nuova consapevolezza del valore fondamentale della cultura sia per l’identità, la democrazia e la qualità della vita, sia per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia, Paese che può e deve investire sulla cultura come straordinaria opportunità di crescita economica e di sviluppo di nuova occupazione qualificata.
La nascita in questi ultimi anni di molte nuove cooperative tra tanti giovani di talento e ad alta scolarità che in ogni regione si sono avvicinate alla forma cooperativa per dare risposte a bisogni di lavoro e di nuovo protagonismo nel creare prodotti e servizi innovativi, in particolare nell’area delle nuove tecnologie digitali, nell’ambito dei 12 comparti che costituiscono per l’Unione Europea le Industrie Culturali e Creative rappresenta un nuovo importante orizzonte da cui partire per il lavoro di legacoop in questo settore.
Legacoop settore cultura intende quindi confrontarsi, sia a livello nazionale, che nei singoli territori con le amministrazioni e le istituzioni pubbliche e con le categorie economiche e sociali non solo in riferimento alle politiche culturali e al MIBACT, che resta il primo interlocutore per quanto attiene alle politiche culturali, ma anche nei confronti del Ministero delle attività produttive e del Lavoro e della Formazione, delle Politiche sociali.
Sempre più, infatti, in Italia in particolare, ma anche in Europa, la cultura rappresenta un elemento trasversale e necessario per la qualità dello sviluppo e per la competizione economica.
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IL SETTORE CULTURA LEGACOOP COME PARTE DI UNA PIÙ AMPIA PRESENZA DELLA COOPERAZIONE NELLE INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE
Le cooperative associate a Legacoop che operano anche nei comparti che l’Unione Europea, Eurostat o le più recenti ricerche Italiane ed Europee definiscono come “INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE” sono, tuttavia, ben più numerose. Molte di esse sono, infatti, associate in Legacoop a settori specifici diversi o per complementarietà dei prevalenti mercati di riferimento o per scelte organizzative consolidate negli anni.
Per dare una dimensione complessiva dell’area cultura e creatività in Legacoop , quindi, aldilà dei settori associativi in cu essi sono inseriti tenendo conto della prevalenza di attività, abbiamo un dato aggregato che indica una considerevole dimensione economica e sociale che oggi questa presenza cooperativa rappresenta nel Paese.
Si tratta, infatti, di 823 cooperative che, distribuite in ogni regione italiana, operano unicamente o in modo significativo anche in campo culturale, con un valore stimato di fatturato pari, nel 2012 a 460.070.594 milioni di euro e con 12.562 addetti complessivi.