All Around: in libreria L’uomo delle regole. Sergio Mattarella e la terza fase della Repubblica
Nel pieno del semestre bianco e con il Quirinale al centro delle manovre della politica, arriva in libreria per le edizioni All Around L’uomo delle regole, il volume di Nicola Graziani, quirinalista e giornalista in forza all’agenzia giornalistica Agi, sul settennato di Sergio Mattarella.
Il Colle più alto d’Italia da sempre è oggetto di complicatissimi equilibri, tanto più lo è oggi che la classe politica registra un preoccupante distacco dalla società. Partiti in crisi di identità e con un bacino elettorale sempre più esiguo giocano le loro carte sulla piazza su cui si affaccia l’imponente palazzo che fu residenza estiva dei pontefici romani.
Il presidente della Repubblica rappresenta la figura di vertice dell’intero regime istituzionale italiano eppure è un organo di non facile definizione. A leggere la Carta costituzionale (art. 87), i suoi poteri non sono certo paragonabili a quelli degli omologhi francesi o americani. Da dove discende allora la sua centralità? Dal fatto, ci racconta Graziani in L’uomo delle regole, dall’essere l’inquilino del Colle «colui che garantisce che il gioco sia regolare. Il vincitore sarà quello che ha meritato. Ciò che Mattarella pare lasciar intravedere è che all’inglese si giocherà, e lui all’inglese arbitrerà».
Nulla di più lontano dal picconatore Francesco Cossiga ma anche nulla che faccia pensare a una mera funzione notarile, al presidente “taglia nastri”.
Il desiderio di fare del Quirinale non l’ago della bilancia della vita nazionale, ma il luogo dove essa trova la sua sintesi, è chiaro fin dal primo momento del settennato. Conosciuto e riconosciuto a Bruxelles, Mattarella «deve esercitare il suo potere di stimolo e controllo nei confronti di una coalizione di governo che, sia detto per inciso, si rivela essere tutto men che granitica e talvolta dà l’idea di voler sfogare all’esterno le tensioni interne». Arrivato al Quirinale mentre si consumava la definitiva crisi della cosiddetta Seconda Repubblica, Mattarella ha dovuto evitare il deragliamento dell’Italia durante la breve e fallimentare vita della Terza». Anche se, avverte Graziani, non «può esservi una Terza Repubblica se non c’è stata la Seconda. La Seconda in realtà non è mai nata. La Seconda Repubblica è, di fatto, l’inconsistente ed effimero successo di una lunga serie di cavalieri inesistenti».
La cifra della presidenza Mattarella è stata confermata pure in queste ultime settimane con il suo no netto all’ipotesi di un bis. E non solo per una scelta personale ma anche e soprattutto perché da sempre Mattarella è convinto che il secondo mandato è una forzatura della Costituzione ed espone la presidenza della Repubblica a troppe pressioni.
L’uomo delle regole è un libro che ci parla dell’eterna transizione italiana ma anche una biografia sull’uomo, sulle sue passioni, sul suo retroterra culturale.
Info: edizioniallaround.it