Home News Cultura La cooperazione toscana a sostegno dei lavori di restauro del TEATRO SAN MARCO DI LIVORNO

La cooperazione toscana a sostegno dei lavori di restauro del TEATRO SAN MARCO DI LIVORNO

teatro-san-marco-livorno2

Partiti i lavori di restauro conservativo della facciata del Teatro San Marco di Livorno che si protrarranno fino a fine febbraio e che regaleranno ai livornesi un Teatro San Marco ripulito dai segni del tempo.

I lavori di restauro verranno finanziati attraverso il ricavo della cena di finanziamento dello scorso 30 novembre al Terminal Crociere promossa dal Comitato Salva il Teatro San Marco, la sottoscrizione delle cooperative aderenti al Comitato e la vendita di una cartella di litografie dedicate alla storia del Teatro San Marco e realizzate da Marco Dolfi, Mario Madiai e Sergio Staino, con introduzione dello scrittore Simone Lenzi (info: salvailteatro@legacooptoscana.coop).

I lavori si svolgeranno sui diversi materiali che costituiscono e costituivano l’esterno della facciata, dagli intonaci agli elementi lapidei fino ai basamenti, secondo una metodologia che prevedrà interventi puntuali e indirizzati esclusivamente agli elementi alterati e degradati della lapide commemorativa e al rifacimento complessivo degli intonaci, così da riportare a memorie gloriose la facciata del vecchio teatro, simbolo di un capitolo fondamentale della storia d’Italia e della sinistra.

Il Comitato Salva il Teatro San Marco di Livorno è nato su impulso di Legacoop Toscana con il sostegno delle cooperative aderenti. Il finanziamento dell’intervento di restauro, che vuole restituire alla città e al Paese la fruizione di un’opera dall’indubbio valore artistico e storico, rientra nel quadro delle iniziative che la Lega delle Cooperative e Mutue toscane sta intraprendendo per contribuire allo sviluppo del territorio toscano ed al rafforzamento del legame con le comunità.

Le cooperative aderenti a Legacoop Toscana possono partecipare diventando soci del Comitato, rivolgendosi direttamente alle associazioni di settore.

img_0625-2-600x450“Ci siamo impegnati in questa raccolta fondi per il restauro della facciata del Teatro San Marco in un anno per noi fondamentale: nel 2016 festeggiamo i 130 anni dalla nascita di Legacoop. Il movimento cooperativo è da sempre vicino al territorio e alle comunità. Intervenire su un monumento simbolo come il Teatro San Marco ci è sembrato il modo migliore per concludere una serie di iniziative portate avanti quest’anno su tutto il territorio, coinvolgere le cooperative aderenti e riavvicinarci alle nostre radici, perché è nel passato che la cooperazione ha progettato il suo futuro” ha affermato Roberto Negrini, presidente Comitato Salva il Teatro San Marco e presidente Legacoop Toscana.

 

La storia del Teatro San Marco

smarco-livorno

Il Teatro San Marco di Livorno fu costruito  nei primi anni del XIX secolo, quando l’imprenditore fiorentino  Luigi Gragnani si fece promotore  del progetto per la realizzazione di un teatro nella zona del Rivellino di San Marco, vicino al  quartiere della Venezia Nuova e dalla Chiesa e Convento di Santa Caterina.  L’architetto Salvatore Piccioli firmò il progetto, con l’aiuto del giovane Gaspero Pampaloni, che  circa dieci anni più tardi progettò sempre a Livorno la Chiesa di San Benedetto, nell’attuale piazza XX settembre, e il campanile della cattedrale. Le decorazioni interne furono affidate all’artista neoclassico Luigi Ademollo, che  già si era dedicato all’ornamento del Teatro della Pegola a Firenze,  coadiuvato dallo scenografo Luigi Tasca.  Il teatro venne poi acquistato dall’Accademia dei Floridi che vi stabilì la propria sede e venne inaugurato solennemente alla presenza della reggente Maria Luisa  e del giovane re Carlo Lodovico al quale fu poi dedicato.  Sempre opera dell’Ademollo era anche il sipario, raffigurante Il trionfo di Cesare, di notevole impianto compositivo, nel gusto magniloquente neoclassico dell’epoca. Le antiche guide cittadine definivano il teatro tra i più belli ed armoniosi d’Italia, tanto che pare divenne il modello architettonico di riferimento per il San Carlo di Napoli. 

Il teatro poi nel corso degli anni passò nelle mani di privati e accademie prendendo la nuova denominazione di Teatro san Marco. Nel 1852 fu restaurato da Giuseppe Cappellini, la cui fama era legata al compimento del Teatro Goldoni. Durante la prima guerra mondiale fu utilizzato come deposito di munizioni, evento che segnò di fatto l’inizio della sua decadenza. Nel 1921, quando ospitò il primo congresso costitutivo da cui sarebbe nato il Partito Comunista d’Italia il teatro versava in un dichiarato stato di abbandono, tanto che i partecipanti dovettero aprire l’ombrello anche all’interno della sala, a causa di notevoli infiltrazioni d’acqua piovana.

Fu distrutto durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale e definitivamente demolito nel dopoguerra; oggi rimangono solo i resti della facciata principale, di alcuni muri perimetrali.

Cartella litostampe Teatro San Marco

(fonte: www .legacooptoscana.coop)