Home News Cultura PREMI UBU 2017. In finale con due candidature #VERSOTERRA di Mario Perrotta, il progetto sulla migrazione organizzato da Permàr e CoolClub di Lecce

PREMI UBU 2017. In finale con due candidature #VERSOTERRA di Mario Perrotta, il progetto sulla migrazione organizzato da Permàr e CoolClub di Lecce

Versoterra – A chi viene dal mare”, il progetto sulla migrazione, firmato dall’attore e regista leccese, Mario Perrotta, è candidato come miglior progetto curatoriale al Premio Ubu per Franco Quadri 2017, l’Oscar del teatro italiano.

Non solo: per “Lireta – a chi viene dal mare” lo spettacolo parte del progetto che racconta la storia di Lireta Katiaj, una donna albanese che più volte ha affrontato il tratto di mare che separa l’Albania dall’Italia, è candidata all’Ubu come migliore attrice la protagonista, Paola Roscioli, moglie di Perrotta.

Tre giornate intense e ricche di emozioni quelle andate in scena l’anno scorso (29 settembre/2 ottobre 2016) nel Salento, terra di origine dell’autore, e che hanno coinvolto oltre 100 persone tra artisti, tecnici e collaboratori in spettacoli, performance di musica, danza, fotografia, videomapping, dall’alba a mezzanotte tutto tra i due mari che percorrono il Salento.

Un successo, quindi, già solo queste due nomination, per un progetto “unico e irripetibile” organizzato dall’associazione Permàr e dalla cooperativa Coolclub di Lecce con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Comuni di Lecce, Melendugno, Diso, Nardò, Tricase e numerosi altri partner pubblici e privati e che ha trasformato il Salento in un vero e proprio palcoscenico naturale con spettacoli teatrali dall’alba fino a sera in location suggestive e non casuali.

Dalla costa di San Foca e l’ex Cpt Regina Pacis nella prima parte “Partenze” al Castello Carlo V dove Perrotta ha riproposto dal vivo la nota trasmissione sull’emigrazione italiana del dopoguerra, “Emigranti Esprèss”; dalla splendida baia di Porto Selvaggio dove le storie delle “partenze” sono diventate “Approdi“, all’insenatura di Acquaviva di Marittina, a Diso, per la prima nazionale di “Lireta”, il monologo di Paola Roscioli, allestito su un palco in acqua e dedicato alla storia della donna albanese Lireta Katiaj.

Mario Perrotta, autore, regista e interprete. Lo spettacolo “Italiani cìncali” lo segnala tra gli artisti più interessanti della sua generazione. Scrive e interpreta per radio e televisione e pubblica per Fandango Libri e Terre di mezzo. Scrive e dirige Opera migrante per il Lirico di Spoleto. Tra gli altri riceve: il “Premio Hystrio alla drammaturgia 2009” con Odissea, il “Premio Speciale Ubu 2011” con la Trilogia sull’individuo sociale,  il “Premio Ubu” come Miglior attore nel 2013 con Un bès – Antonio Ligabue e con lo stesso spettacolo anche il “Premio Hystrio Twister 2014” come Miglior spettacolo dell’anno a giudizio del pubblico. Il suo progetto triennale dedicato alla figura di Antonio Ligabue, concluso nel 2015 con un evento che ha coinvolto oltre 200 persone tra artisti e tecnici, ha ottenuto il riconoscimento di evento di interesse nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Premio della Critica 2015 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e il Premio Ubu 2015 come Miglior progetto artistico e organizzativo. Nel 2015 il suo dittico dedicato alla Grande Guerra è stato scelto da Radio3 per commemorare il centenario della Prima guerra mondiale.  “Milite Ignoto – quindicidiciotto” ne è la prima parte ed è stato inserito tra gli eventi ufficiali per il centenario della Prima guerra mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo spettacolo è risultato inoltre finalista ai Premi Ubu 2015 come Migliore novità italiana e ricerca drammaturgica. I suoi testi sono tradotti e messi in scena all’estero in diverse lingue e in contesti importanti tra i quali il Festival d’Avignone 2015.

La cerimonia di consegna del prestigioso premio si terrà sabato 16 dicembre dalle 15 alle 18 al Piccolo di Milano, Teatro Studio Melato, e sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio3 per il programma Piazza Verdi, a cura di Elio Sabella.

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