Home News Turismo FERROVIE TURISTICHE: da settembre via libera a treni slow e ferrocicli per un turismo lento, sostenibile, alternativo

FERROVIE TURISTICHE: da settembre via libera a treni slow e ferrocicli per un turismo lento, sostenibile, alternativo

Il prossimo 7 settembre entrerà in vigore la Legge n. 128 del 9 agosto 2017 che reca disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche attraverso il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. 

La legge è finalizzata a favorire la salvaguardia e la valorizzazione delle linee ferroviarie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico che comprendono i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze, e dei mezzi rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle, nonchè la disciplina dell’utilizzo dei ferrocicli, vale a dire veicoli a pedalata naturale o assistita su rotaia.

La legge, approvata all’unanimità, conferma l’intenzione da parte del Governo di valorizzare questa importante risorsa tutta italiana. Lo stesso Ministro Dario Franceschini, infatti, si è dichiarato molto soddisfatto del risultato raggiunto. “Nel nostro Paese – ha sottolineato il Ministro – esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate. Con questa legge possiamo intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualità di cui l’Italia ha bisogno e che è centrale nel Piano strategico del Turismo”.

L’individuazione delle tratte ferroviarie interessate avverrà con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, in coerenza con il Piano Strategico del Turismo.

In sede di prima applicazione, la Legge ha già individuato 18 tratte ferroviariea uso turistico, cui se ne potranno aggiungere altre in futuro: Sulmona-Castel di Sangro (Abruzzo);  (Calabria); Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio (Campania); Sacile-Gemona (Friuli Venezia Giulia); Civitavecchia-Capranica-Orte (Lazio); Palazzolo-Paratico (Lombardia); Fano-Urbino (Marche); Castel di Sangro-Carpinone (Abruzzo/Molise); Ceva-Ormea (Piemonte); Mandas-Arbatax (Sardegna); Isili-Sorgono (Sardegna); Sassari-Palau Marina (Sardegna); Macomer-Bosa (Sardegna); Alcantara-Randazzo (Sicilia); Castelvetrano-Porto Palo di Menfi (Sicilia); Agrigento Bassa-Porto Empedocle (Sicilia); Noto-Pachino (Sicilia); Asciano-Monte Antico (Toscana).

Nella nuova Legge si specifica, inoltre, che nella gestione dei tratti di ferrovia interessati possono essere coinvolte associazioni e organizzazioni di volontariato operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale, come già peraltro succede spesso per molte delle linee individuate.
 
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