Home News Comunicazione Continua online “Foto di gruppo con assenza”, tre letture di Sepúlveda lette dagli attori di Assemblea Teatro

Continua online “Foto di gruppo con assenza”, tre letture di Sepúlveda lette dagli attori di Assemblea Teatro

In ottemperanza alle nuove disposizioni in materia di antipandemia, mercoledì 4 novembre alle 18, si è conclusa al Mausoleo della Bela Rosin, l’installazione IL SUONO DELLE PAROLE dedicata a Luis Sepúlveda.

Restano confermati, sino a fine novembre, gli appuntamenti di lettura on line sul sito e sulla pagina Facebook di Assemblea Teatro: dalla prossima settimana, torna FOTO DI GRUPPO CON ASSENZA, ovvero tre nuove selezioni, curate ed introdotte da Renzo Sicco, delle pagine di Luis Sepúlveda, lette dagli attori della Compagnia (pubblicate domenica, mercoledì e venerdì).

Sinossi
La vita, come dice Luis Sepúlveda, è piena di storie. E per raccontare la magia della realtà in tutte le sue sfaccettature – meschinità, tormenti, gioie, peripezie – questa raccolta prende il via dai ricordi, dal vissuto recente e passato, per offrirci un Ritratto di gruppo con assenza: quello di alcuni ragazzini sorridenti immortalati in una fotografia che induce l’autore, dopo quattordici anni di esilio, a ritornare per la prima volta in Cile, sulle tracce dei loro destini personali, ma anche del destino di un paese appena uscito dalla dittatura. Da vero cosmopolita, di quelli che hanno vissuto nel Nord e nel Sud del mondo, Sepùlveda tratteggia con uguale partecipazione vicende lontane fra loro nel tempo e nello spazio: racconta di combattenti valorosi e di bambini senza futuro, di una Miss colombiana che muore durante un intervento di chirurgia plastica, di una signora sovietica. Ma non manca l’ironia: nei ritratti degli amici, nel mettere alla berlina certa intellighenzia, o nel descrivere un’esperienza di lavoro per la televisione ecuadoriana. E la preoccupazione per l’ambiente. Quello di Sepùlveda resta un mondo di purezza e bellezza ferite, raccontato con uno sguardo essenzialmente e modernamente etico. Si riscopre, leggendolo, un sentimento troppo spesso sopito: la giusta indignazione, la stessa dei suoi eroi teneri e fragili, ma duri e solidissimi nel loro proposito di non dimenticare né perdonare la barbarie.