Home News Comunicazione ‘C’E’ UN MONDO CHE SI MUOVE GRAZIE ALLA FORZA DELLA RETE’, l’editoriale di Demetrio Chiappa su Doc Magazine n.24

‘C’E’ UN MONDO CHE SI MUOVE GRAZIE ALLA FORZA DELLA RETE’, l’editoriale di Demetrio Chiappa su Doc Magazine n.24

Esattamente come canta il nostro Luca Bassanese in una delle sue più note canzoni, c’è un mondo di persone che si sta muovendo, adoperandosi per risalire la china. Lo fanno da sole, in autonomia, senza più aspettare aiuti e sostegni che non arrivano, perché la caratteristica del lavoro sempre più al ribasso è che a un certo punto si tocca il fondo e non c’è più margine, nemmeno per la sopravvivenza.

E allora l’unica strada è alzare la testa e con le proprie risorse ed energie ridisegnare nuovi percorsi e nuove soluzioni.

La cosa affascinante è che questo mondo si muove grazie alla forza della rete, che lega e unisce. Grandi numeri fatti da singoli individui, che con la loro unicità creano un’entità irripetibile, con un’energia collettiva che non si può spegnere facilmente. Gli artisti, che come sempre anticipano i tempi, i tecnici e tutti i lavoratori dello spettacolo sono stati i primi a capire che l’autonomia della propria professione avrebbe superato le difficoltà della solitudine e guadagnato tutele e garanzie se riuniti in cooperativa. Poi è toccato agli insegnanti di musica e al mondo dell’industria culturale e creativa.

Poi è stato il tempo dei professionisti dell’innovazione e degli operatori del web. Mestieri nuovi ma sempre più strategici nell’economia contemporanea, che stanno scegliendo il modello cooperativo per combattere, con il lavoro e la legalità, la vera piaga della sharing economy e delle economie di piattaforma: l’intermediazione che rende sempre più poveri i free lance a vantaggio di pochi.

Anche nella carta stampata c’è un mondo che si muove: i giornalisti sono pronti a ridisegnare il loro futuro, così come i librai e il mondo degli editori indipendenti. È un segnale di grande spessore da non sottovalutare, perché non è più possibile chiudere attività di grande levatura culturale perché pochi operatori su piattaforme digitali hanno deciso di diventare dittatori dell’economia.

Si parla di migliaia di operatori economici, migliaia di persone, di intelligenze, di idee, che in rete sono pronti a cambiare il loro destino e a unirsi in modelli cooperativi per trovare altre vie che rispettino la persona e il lavoro.

E intanto in Italia iniziamo naturalmente a promuovere festival di Musica Africana, poi magari di altre etnie, e se anche questo è il modo per far circolare liberamente le persone, ben venga questo mondo che si muove.

Demetrio Chiappa, presidente Doc Servizi

Doc Magazine n.24