Home News Comunicazione All Around | LA MARCIA SU ROMA di Giulio Goria per capire la natura del fascismo di ieri e di oggi

All Around | LA MARCIA SU ROMA di Giulio Goria per capire la natura del fascismo di ieri e di oggi

Conoscere la storia contemporanea significa intendere la realtà in cui si vive, pronunciarsi su di essa, prendere posizione ed esprimere una scelta.
 
Una storia fatta da persone, avvenimenti, date e il 28 ottobre 1922 è una di queste. Un evento che Giulio Goria, giornalista di Paese Sera e autore del libro La marcia su Roma, racconta sotto forma di cronaca, racconto giornalistico. Pubblicato per la prima volta nel 1972, cinquantenario dell’ascesa di Benito Mussolini al potere, Edizioni All Around decide di ristamparlo nel 2022 a cento anni dalla marcia su Roma. «Nella marcia su Roma gli strati decisivi della borghesia, la banca, la grande industria, lo stato maggiore si trovano sul terreno del fascismo. Persino la monarchia si trovava già su questo terreno in quanto che il problema del fascismo era già stato posto e risolto a corte. Il Vaticano appoggiava esso pure il fascismo. Gli strati decisivi, quindi, erano d’accordo. La loro linea era quella del fascismo». Nel libro, l’autore inserisce uno dei discorsi sul fascismo di Palmiro Togliatti nel quale crede di ritrovare una pertinente definizione di quei fatti. Una delle peculiarità del testo è lo scrupoloso rispetto dell’esattezza dei fatti – come precisa Goria – pur con un linguaggio scorrevole e mai ridondante: fa rivivere gli avvenimenti con la forza della cronaca andando a sviscerare i perché di tale “marcia”.La spiegazione più convincente – sempre secondo l’autore – si trova in Antonino Répaci: Mussolini ambiva, nel suo intimo, non tanto andare al governo, quanta a impadronirsi del potere, evento che pareva «necessario», alle sfere dirigenti, per porre fine alla crisi e alla forza socialista e popolare. La prefazione di La marcia su Roma è stata curata da Paolo Spriano, il quale ha sottolineato l’originalità del testo partendo dall’impegno, dalla sensibilità, espositiva e interpretativa, dell’autore; un lavoro che doveva necessariamente essere raccolto in un libro e non in un giornale quotidiano. Infatti, questo testo, invita di per sé a una sintesi, a un confronto, a un approfondimento, fornendo al tempo stesso una documentazione di base, destinata non solo allo specialista quanto al vasto pubblico. Il libro è arricchito da dialoghi di alcuni degli attori principali di questo avvenimento e da documenti fotografici. Infatti, il Paese Sera è stato fin dagli esordi una formidabile fabbrica di creatività e innovazione: un giornale movimentato da un uso pregiudicato della fotografia; proprio come ricorda Bruno Manfellotto, nell’introduzione di La marcia su Roma, giornalista che ha iniziato la sua carriera a Paese Sera ed ex direttore de l’Espresso. Il libro si chiude con una serie di interviste a illustri uomini politici e di cultura (da Parri a Nenni, da Terracini a Gronchi, da Mattioli a Longo) che sono tornati a farsi testimoni e giudici di quella grande crisi, insistendo sul rapporto tra passato e presente. La marcia su Roma di Giulio Goria aiuta a capire la natura del fascismo.