Al Salone del libro Coop Bacchilega presenta SOTTOSOPRA, rivista culturale con “sabato sera” e Corriere Romagna
“Quando gli intellettuali non possono fare nient’altro, fondano una rivista”, scrisse nel 1954 Irwing Howe, il fondatore di “Dissent”, periodico di riferimento dei liberal americani. Battuta sferzante ed autoironica, ma non è esattamente da qui che parte l’avventura di SOTTOSOPRA, edita da Coop Bacchilega e disponibile col settimanale imolese “sabato sera” e con il quotidiano Corriere Romagna.
La rivista viene presentata al Salone del libro di Torino venerdì 20 maggio 2022 alle ore 17 nello stand di Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, Padiglione Oval / T78.
A presentarlo ci saranno l’ideatore Marco Raccagna e la presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione Giovanna Barni, una degli autori degli articoli contenuti in SOTTOSOPRA.
Fra gli altri, nella rivista ci sono contributi degli scrittori Carlo Lucarelli e Antonio Castronuovo, la poetessa Paola Silvia Dolci, padre Francesco Occhetta, Cristiana Tullio Altan, il jazzista Carlo Maver e la blogger e sommelier Marina Betto, i giornalisti Walter Fuochi e Alberto Antonini, ex addetto stampa della Ferrari. E tanti altri.
Riprendendo la citazione di Howe va ricordato come dicesse anche che fondare una rivista significa “pensare in comune” e questo può portare a risultati inaspettati.
«SOTTOSOPRA è un mensile composto da materiali in ordine sparso: cultura e vita, persone e storie differenti, varie discipline» spiega l’ideatore Marco Raccagna che assegna alla rivista un obiettivo: «Il collante è ancora il bisogno di comunicare qualcosa che interessi e intrattenga, con intelligenza e con la capacità di incuriosire ed approfondire quel tanto che basta per mettere in moto il pensiero dei lettori e la loro voglia di saperne di più. In giro ci sono troppi selfie e post che han sostituito ragionamenti e discussioni e troppo conformismo».
SOTTOSOPRA deriva il suo nome dal «mix di sensazioni che le persone provano nell’incrocio tra quotidianità intima e pubblica, e bombardamento esterno di fatti, parole ed immagini».
Il primo numero si intitola Mondo Cane «ad indicare gli orrori e le storture che ci circondano» conclude Raccagna.
