Home News Cultura AgCult | Siae 2021: sullo spettacolo pesa il “crash” Covid, ma il 2022 fa ben sperare

AgCult | Siae 2021: sullo spettacolo pesa il “crash” Covid, ma il 2022 fa ben sperare

Gli spettatori totali sono scesi dai 306 milioni del 2019 agli 84 milioni del 2021: un crollo del 73 per cento. Veste rinnovata, sia dal punto di vista sociologico-statistico sia dal punto di vista dell’architettura grafica, per lo storico Annuario realizzato quest’anno con la consulenza di IslCult

I dati relativi allo spettacolo ed allo sport dell’anno 2021 risentono ancora delle conseguenze della pandemia da Covid-19: basti osservare come il totale della spesa del pubblico nell’anno sia stato di 1,1 miliardi di euro (in lieve calo rispetto all’1,2 miliardi di euro del 2020), una somma che corrisponde a circa un quinto (il 20 per cento) della spesa in spettacolo e sport dell’anno 2019, che era stata di 5 miliardi di euro. Gli spettatori totali sono scesi dai 306 milioni del 2019 agli 84 milioni del 2021: un crollo del 73 per cento. Nel 2021, si registra una crescita di spettatori del 4,5 per cento, ma la spesa paradossalmente è calata del 7,8 per cento.

Sono i dati contenuti nella nuova edizione dello storico “Annuario” della Siae (edizione n° 86), realizzata con la consulenza tecnico-scientifica dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult che pubblica un’analisi del sistema dello spettacolo e dello sport in Italia nel 2021 nell’economia del triennio 2019-2021, fornendo una fotografia censuaria del “crash” Covid, in una veste rinnovata, sia dal punto di vista sociologico-statistico sia dal punto di vista dell’architettura grafica.

RAGIONEVOLE OTTIMISMO PER IL 2022

Proseguendo nella lettura del Rapporto, interessante è il dato dell’offerta, che cresce del 26 per cento (quantità di spettacoli offerti) ed evidenzia la volontà del settore di reagire al calo della domanda. I dati di preconsuntivo dell’anno 2022 mostrano una evidente inversione di tendenza e stimolano un ragionevole ottimismo rispetto alla chance di ritorno ai numeri del pre-Covid.

Si tratta di dati che il “Rapporto SIAE” fotografa in modo impietoso: il “crash” dell’intero settore, che rischiava veramente di finire in stato di coma, se non fosse intervenuto in modo robusto lo Stato attraverso una strumentazione plurale di sostegni assistenziali.

UNA VERSIONE RINNOVATA

L’edizione 2021 dello storico “Annuario dello Spettacolo” della Società Italiana degli Autori e degli Editori (SIAE) si presenta in versione rinnovata, sia dal punto di vista sociologico-statistico (dati ed analisi) sia dal punto di vista dell’architettura grafica (layout ed infografica). “Lo spettacolo e lo sport nel sistema culturale italiano: il rapporto annuale SIAE” si pone come strumento di conoscenza messo a disposizione dell’intera comunità culturale nazionale, nelle sue principali anime, quella artistica e quella economica. II “Rapporto SIAE 2021” si intitola infatti “Statistiche e analisi per operatori del settore, artisti, creativi, organizzatori culturali, imprenditori, decisori istituzionali”.

Rinnovando una tradizione statistica avviata da SIAE nel lontano 1936, l’edizione 2021 del “Rapporto” (che si avvale, come detto, anche della consulenza dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IslCult) intende porsi nella prospettiva della massima diffusione di dati ed analisi che possono contribuire alla migliore conoscenza (coscienza) del funzionamento dei settori dello spettacolo e dello sport nell’economia complessiva del sistema culturale nazionale.

OLTRE UN RESTYLING

L’obiettivo dell’operazione, che va ben oltre un “restyling”, consiste nell’avviare un percorso di disseminazione di dati statistici e di correlate analisi (in primis tra il sociologico e l’economico) che finora sono purtroppo rimaste per lo più circoscritte ad un gruppo di specialisti, cultori della statistica e delle scienze dello spettacolo.

(Fonte: AgCult.it)