Home News Cultura AgCult | Dl Cura Italia: ecco le modalità di erogazione dei Fondi ‘copia privata’ ad autori, artisti ed esecutori

AgCult | Dl Cura Italia: ecco le modalità di erogazione dei Fondi ‘copia privata’ ad autori, artisti ed esecutori

Tutti i soggetti interessati potranno presentare domanda alla Siae entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto interministeriale (entro quindi il 3 luglio 2020)

Il Ministero per i Beni culturali ha pubblicato un decreto interministeriale, firmato di concerto con il Ministero dell’Economia, contenente le modalità operative per la ripartizione e l’erogazione delle risorse a favore degli autori, degli artisti interpreti ed esecutori e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore. Si tratta delle risorse previste dal decreto Cura Italia (DL 18/2020) per i cosiddetti Fondi “Copia Privata”, risorse pari a 13.536.000 euro e corrispondenti alla quota dei compensi incassati nel 2019. Il Decreto è stato pubblicato il 3 giugno in Gazzetta Ufficiale.

In base alla normativa nazionale di settore, è prevista la destinazione della quota pari al 10% dei compensi incassati dalla SIAE per “copia privata” al sostegno economico degli autori, degli artisti interpreti ed esecutori, e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore. Tali risorse sono annualmente destinate alla creatività dei giovani autori, sulla base di un atto di indirizzo del Ministro per i beni culturali e a seguito di appositi bandi per selezionare progetti elaborati da giovani artisti e dalle scuole. 

Il decreto Cura Italia, tenuto conto che per il 2020 sarà inverosimile procedere con le modalità ordinarie, aveva stabilito che tali risorse fossero utilizzate per sostenere direttamente gli autori, gli artisti interpreti e gli esecutori e i lavoratori nel settore della raccolta del diritto d’autore.

Tutti i soggetti interessati presenteranno domanda alla Siae, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto interministeriale (entro quindi il 3 luglio 2020). Le modalità di presentazione delle istanze saranno stabilite con decreto del Direttore generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact. La modulistica sarà disponibile sul sito istituzionale della Siae e della Direzione generale. 

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE E REQUISITI DI ACCESSO

Il decreto interministeriale stabilisce che la quota dei compensi incassati nell’anno 2019, pari a 13.536.000 euro, viene destinata per il 50 % (6.768.000 euro) agli autori, per il 45 % (6.091.200 euro) agli artisti interpreti ed esecutori e per il 5% (676.800 euro) ai lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva. 

Per quanto riguarda le risorse destinate agli autori, il beneficio viene riconosciuto a soggetti maggiorenni, residenti in Italia e percettori di reddito soggetto a tassazione in Italia. Il reddito deve possedere alcuni requisiti, riferiti all’anno 2018,: il reddito complessivo lordo non deve essere superiore a 20 mila euro e il reddito autorale deve valere per almeno il 20% del reddito complessivo e comunque non deve essere inferiore a 1.000 euro. I beneficiari ricevono un contributo pari al 50% del reddito autorale maturato nel 2018, per un importo massimo di 3 mila euro.

Le risorse destinate agli artisti interpreti ed esecutori sono riconosciute a soggetti maggiorenni, residenti in Italia e percettori di reddito soggetto a tassazione in Italia. Il reddito complessivo lordo nell’anno 2018 non deve essere superiore a 20 mila euro, la quota minima fatturata per cassa deve essere pari a 100 euro nell’anno 2018 o, in alternativa a questo ultimo riferimento, nel caso di artisti rappresentati da organismi di gestione collettiva abilitati, essi devono aver preso parte, quali interpreti primari o comprimari, ad almeno cinque fonogrammi o cinque puntate di serie televisive o due opere cinematografiche negli anni 2018 e 2019. Ai beneficiari è riconosciuto un contributo di entità fissa e uguale per ciascun appartenente alla categoria, calcolato dividendo la somma complessiva per il numero totale delle richieste ammesse al beneficio. 

Infine, in riferimento alle risorse destinate ai mandatari, il beneficio è riconosciuto ai lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva, di nazionalità italiana e residenti in Italia, per i quali il contratto abbia data antecedente alla data di entrata in vigore del decreto Cura Italia e sia regolarmente in corso alla data del decreto interministeriale (30 aprile 2020). Ai beneficiari si riconosce un contributo di entità fissa e uguale per ciascun appartenente alla categoria, calcolato dividendo la somma complessiva, per il numero totale delle richieste ammesse al beneficio. 

Per le tre categorie di soggetti beneficiari, sono previsti requisiti comuni. Chi richiede il contributo deve infatti dimostrare l’assenza di condanne definitive intervenute nei due anni precedenti la richiesta, di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, di sentenza di applicazione della pena su richiesta per reati gravi in danno dello Stato che incidono sulla moralità professionale e comunque per un delitto consistente nella violazione delle norme di protezione del diritto d’autore o dei diritti connessi.

(Fonte: AgCult.it)