AgCult | Spettacolo, online le modifiche al Fus per il triennio 2022-2024
Introdotti nuovi settori e sotto-settori
Pubblicato sul sito della Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura il decreto ministeriale 377 del 26 ottobre 2021 che definisce criteri e ambiti, settori, sotto-settori e fasce di attribuzione dei contributi del Fondo Unico per lo Spettacolo per il triennio 2022-2024. Il decreto, come anticipato nelle scorse settimane, modifica il decreto ministeriale del 27 luglio 2017 in tema di “Criteri e modalità per l’erogazione, l’anticipazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163”.
I SETTORI E SOTTO-SETTORI INTRODOTTI
Tra le novità, per la musica, si introduce il nuovo sottosettore delle ICO (istituzioni concertistico orchestrali) e, all’interno dell’articolo dei complessi strumentali, è introdotto il riferimento alla musica “jazz”. Viene poi introdotto il nuovo settore dei centri di produzione musica e ai soggetti operanti nel settore della programmazione di attività concertistiche e corali è consentito di ospitare anche attività teatrali, fino al massimo del 5%. Per la danza, il decreto introduce i nuovi settori dei Centri Coreografici Nazionali e Centri di Rilevante Interesse e, in merito ai centri di produzione della danza, è aumentata la percentuale relativa alle ospitalità realizzate presso altre sale ed è introdotta la possibilità di realizzare tali attività presso spazi, anche all’aperto. Per il settore circo e spettacolo viaggiante, anche i Centri di produzione di circo potranno accedere al riparto del Fondo.
Le “prime istanze triennali” vanno a sostituire le “prime istanze”: in questo modo tutti i soggetti che non hanno beneficiato di contributi Fus a valere sugli anni del precedente triennio 2018-2020 possono presentare domanda per il triennio di riferimento. Si reintroduce per la maggior parte dei settori il meccanismo di ingresso di accesso “automatico”, a prescindere dal punteggio di qualità artistica ottenuto, dei soggetti che raggiungano il punteggio massimo di qualità indicizzata (25 punti).
REVISIONE DEI REQUISITI E DELLE ANTICIPAZIONI
Per il 2022, agli organismi già finanziati a valere sul Fus per il 2018-20, diversi dalle fondazioni lirico sinfoniche, è riconosciuta una anticipazione fino all’80% del contributo 2021. Ai soggetti sostenuti ai sensi del decreto ministeriale 31 dicembre 2020 viene riconosciuta un’anticipazione pari al 65% del contributo 2021. Per gli altri l’anticipazione è pari al 50% della media del contributo del settore nel 2021. Dal secondo anno tutti ricevono un’anticipazione pari all’80% del contributo dell’annualità precedente.
In tutti gli ambiti è stata operata una revisione dei requisiti degli organismi di programmazione in coerenza con quanto disposto dal decreto ministeriale 31 dicembre 2020 (con la previsione di differenti fasce di attività). Per i Teatri Nazionali è stata aumentata la percentuale di giornate recitative prodotte rappresentate al di fuori della regione di appartenenza e viene riconosciuta, oltre i minimi, il 10 per cento delle giornate recitative di ospitalità, ai fini di promuovere la circuitazione degli spettacoli; per i Teatri Nazionali e per i Teatri di rilevante interesse culturale viene stata estesa la possibilità di conferma degli organi statutari a due e viene incrementato (da due a tre) il numero massimo delle prestazioni artistiche del direttore. È stato, infine, incrementato il numero dei progetti di promozione ammissibili per ogni ambito (fino a 30 progetti rispettivamente per le attività di musica e teatro, fino a 25 progetti per le attività di danza, fino a 20 progetti per le attività di circo e spettacolo viaggiante) e in merito ai progetti speciali è eliminato il requisito di professionalità del richiedente ed è affidato alle commissioni il compito di esprimere un parere in merito alle istanze da ammettere a contributo.
In considerazione dell’emergenza sanitaria da COVID-19, per l’annualità 2022 è prevista, ai fini della determinazione della quota di contributo, l’applicazione di una maggiore soglia di tolleranza tra consuntivo e preventivo dei valori complessivi di qualità indicizzata e dimensione quantitativa, pari almeno al 20%. In caso di riacuirsi dell’emergenza sanitaria potrà inoltre essere applicata una riduzione percentuale anche ai minimi di attività. Si è previsto che gli organismi che ottengano un contributo a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo nel triennio 2022-2024 si impegnino a porre in essere, se possibile, la riprogrammazione delle attività sospese o cancellate a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, con riguardo ai contratti annullati o cancellati e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti. Sono state inoltre incluse, nell’alveo dei costi ammissibili di progetto, le spese effettuate dagli organismi per l’adeguamento alle misure di sicurezza a contenimento del contagio da COVID-19, per la tutela della salute del personale e degli spettatori e per la promozione attraverso strumenti digitali. Infine, per assicurare una maggiore valorizzazione della qualità dei progetti, viene aumentato il numero dei componenti delle Commissioni, che passano da 5 a 7 (di cui 4 nominati dal Ministro della cultura, compreso il Presidente, e 3 dalla Conferenza unificata).
(Fonte: AgCult.it)