Turcaret Teatro in prova al Verdi con “Boca – Storie di genovesi, anarchici e calciatori”
A Monte San Savino è tempo di una nuova residenza artistica nell’ambito del progetto Artisti nei Territori. Sul palco Giorgio Castagna, Giuliano Bonanni, Eleonora Angioletti ed Emilio Bucci. A cura di Officine della Cultura.
Al Teatro Verdi di Monte San Savino è di scena il teatro che si fa casa e spazio creativo dove far nascere e crescere idee e progetti. Uno spazio chiuso al pubblico ma aperto al racconto che vede protagonista in questa settimana di fine giugno la compagnia Turcaret Teatro composta da Giorgio Castagna, Giuliano Bonanni, Eleonora Angioletti ed Emilio Bucci.
In fase di studio e allestimento è lo spettacolo “Boca – Storie di genovesi, anarchici e calciatori”, ospitalità realizzata nell’ambito del progetto Artisti nei Territori ai sensi dell’articolo 43 del D.M. 27 luglio 2017, finanziato da Regione Toscana e Ministero della Cultura. Una “residenza trampolino” con l’impegno da parte di Officine della Cultura, cooperativa aretina che proprio al Verdi ha la sua residenza artistica, e grazie al sostegno del Comune di Monte San Savino e dell’A.S. MonteServizi, di premiare compagnie costituite da giovani talenti che stiano seguendo un percorso con caratteristiche di autoimprenditorialità.
«Nel 2021 crolla il cimitero di Camogli e 415 bare finiscono nel mare, una tragedia, ma anche un grande spettacolo» racconta la compagnia. Un’intera comunità di naviganti, marinai, portuali, finiscono per mare e decidono di compiere l’ultimo viaggio, destinazione Buenos Aires. «Da questa vicenda parte il racconto dei migranti liguri che arrivano a fine ‘800 nel quartiere della Boca. Un quartiere pieno di migranti, una polveriera che darà vita a movimenti anarchici, alla repubblica della Boca e alla fondazione della più grande squadra di calcio del Sud America, il Boca Juniors per tornare poi a rivedere la terra natia, Genova. Una storia di utopie, capitalismo, comunità e riscatto sociale». Date le coordinate non ci resta che partire, perché come recita il detto genovese: Con o bon tempo semmo tûtti mainæ – con il bel tempo, siamo tutti marinai. Il debutto dello spettacolo è previsto per il prossimo autunno-inverno.
Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org