Home News Cultura AgCult | Camera: ok comm. Cultura a Convenzione di Faro, Politiche Ue rinvia votazione

AgCult | Camera: ok comm. Cultura a Convenzione di Faro, Politiche Ue rinvia votazione

Via libera della commissione Cultura della Camera in sede consultiva alla proposta di legge sulla ratifica della Convenzione di Faro. Il provvedimento, già approvato dal Senato, è all’esame della commissione Esteri di Montecitorio.

A favore della ratifica hanno votato i partiti di maggioranza, la Lega ha detto “no”, mentre si sono astenuti i deputati di Forza Italia e Fratelli d’Italia. La ratifica contiene “buoni principi sulle comunità di patrimonio e sul passaggio dalla conservazione alla valorizzazione del patrimonio culturale, ma è troppo relativista nella sua impostazione”, dichiara il capogruppo Fdi in VII, Federico Mollicone spiegando il voto d’astensione.

Anche la commissione Politiche Ue era chiamata a dare il proprio parere sul provvedimento, ma ha rinviato il voto alla prossima settimana. La Lega, infatti, ha prima chiesto di svolgere delle audizioni, poi, una volta che si è vista respingere la proposta, ha chiesto tempo per preparare una dichiarazione di voto. La maggioranza, per non creare uno scontro inutile con l’opposizione, ha accolto questa richiesta e ha rinviato la conclusione dell’esame del testo ai prossimi giorni.

A dare il parere alla commissione Esteri sulla ratifica della Convenzione di Faro saranno anche le commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Ambiente e Questioni regionali. 

La scorsa settimana, con l’audizione del ministro Dario Franceschini, si era concluso il ciclo di audizioni in commissione Esteri. “Il percorso di ratifica è andato lentissimo inspiegabilmente – aveva sottolineato il titolare del Collegio Romano – il tema si è perso nei percorsi delle diverse legislature. Ora siamo all’ultimo passaggio dopo l’approvazione del Senato e se ci sono dei dubbi vanno sgombrati perché non ci deve esser nessuna paura di importare una definizione sovranazionale di patrimonio culturale, che verrebbe accolta nel nostro ordinamento senza cancellare ma anzi integrandosi con tutte le definizioni già esistenti”.

(Fonte: AgCult.it)