Salone del Libro: le anticipazioni di quattro ricerche su dimensione economica, attrattiva turistica, gradimento e social media
Il Salone Internazionale del Libro di Torino si conferma fra i motori del sistema economico e sociale torinese e piemontese, con la capacità di generare forti ricadute in termini di investimenti e di crescita civile. Sono gli indicatori che emergono dalle prime anticipazioni delle quattro ricerche realizzate in occasione della 30a edizione del Salone per offrire una fotografia completa e aggiornata dell’evento e valutarne gli effetti diretti e indotti.
Spiega il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Massimo Bray: «Si tratta di quattro studi multidisciplinari volti a fotografare la dimensione economica del Salone, il suo potenziale di attrattiva turistica, il gradimento e sentiment del pubblico e la reputazione del Salone di Torino sui social media. Alcuni di essi sono già completati, per altri è ancora in corso la raccolta ed elaborazione dei dati. Presenteremo i risultati completi una volta terminati i lavori di ricerca e assunte le decisioni dei Soci sulla governance del Salone».
«Quella progettata e realizzata in occasione del Salone 2017 – illustra il Vicepresidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Mario Montalcini – è la più ampia e sistematica azione di mappatura statistica mai realizzata attorno alla manifestazione torinese nelle sue molteplici implicazioni. Aggiorna e completa le due ricerche realizzate dalla Camera di Commercio di Torino nel 2009 e 2014. Siamo grati a tutti gli uffici studi che le hanno elaborate, e in particolare all’Università di Torino con il rettore Gianmaria Ajani, perché due di esse nascono proprio tra i filoni di attività comune previsti dalla Convenzione stipulata tra la Fondazione e l’Ateneo nel dicembre 2016».
Impatto economico
Nel quadro della convenzione triennale tra la Fondazione e l’Università di Torino coordinata dal professor Germano Paini, un gruppo di lavoro sotto la guida dei professori Giovanna Segre, Piervincenzo Bondonio e Marcello Bogetti ha realizzato una ricerca sull’impatto e la ricaduta economica del Salone 2017. Nei cinque giorni della manifestazione ha somministrato a un campione statistico di visitatori ed espositori 2.100 questionari. Il gruppo di lavoro dell’Università sta ora procedendo all’elaborazione dell’ultimo, fondamentale step di ricerca, volto a quantificare le spese per la realizzazione del Salone da parte di soggetti organizzatori, espositori, scuole e visitatori professionali, con l’obiettivo di quantificare l’impatto economico generato in termini di ricaduta diretta, indiretta e indotta sul territorio di Torino e del Piemonte.
Già ora è possibile però anticipare alcuni dati che offrono indicazioni importanti.
- Tanti i visitatori fedelissimi (il 38% dei visitatori ha affermato di partecipare al Salone da oltre 7 anni) quanto quelli incuriositi dalla novità: il 24,5% degli intervistati ha dichiarato di essere alla prima edizione, un dato in crescita rispetto al passato. I visitatori intervistati provengono per il 56% dall’area metropolitana di Torino e per il 44% da luoghi fuori da essa; nel 32% dei casi da altre regioni. Oltre l’86% di coloro che provengono da fuori area metropolitana di Torino viene in città esclusivamente per visitare il Salone.
- Rispetto all’edizione 2013, cresce la quota di visitatori che ha dormito a Torino per più notti: dato confermato anche dalla ricerca di Turismo Torino condotta sul tasso di effettiva occupazione delle camere (vedi più sotto).
- La spesa media giornaliera dei turisti che pernottano (composta da pernottamento, ristorazione, shopping, servizi turistici e trasporti) cresce del 9,4% rispetto all’edizione 2013, passando da una media di 100 euro al giorno a circa 200 euro.
- Il Salone 2017 ha attirato da fuori città di Torino il 64,3% dei visitatori e perciò ha aumentato la sua attrattività rispetto all’edizione del 2013, nella quale la quota di persone che arrivava da fuori città era il 54,9%.
- Pur in presenza di alcune differenze nella metodologia di calcolo, la spesa media in libri stimata per il Salone 2017 è stata di circa 45 euro pro capite a fronte di una media di 30,6 euro calcolata per l’edizione del 2013. Il dato del Salone 2017 torna perciò ai valori che si erano registrati nel 2009.
- Complessivamente il giro d’affari che scaturisce dalle vendite di libri nel Salone 2017 è – allo stato attuale della ricerca e quindi passibile di lievi aggiustamenti – stimato in un valore pari a oltre 5,7 milioni. Questo dato è molto elevato se paragonato al risultato del Salone 2013, poiché allora fu calcolato non applicandolo al numero dei visitatori unici effettivi ma al numero dei passaggi dichiarati: il dato 2013 andrebbe quindi opportunamente depurato per renderlo metodologicamente comparabile con l’attuale.
- Infine, un dato forte e promettente è quello che ci dice che il 92% del campione degli oltre 2.100 intervistati ha espresso l’intenzione di tornare per il Salone 2018.
- Il Salone 2017 ha attirato da fuori città di Torino il 64,3% dei visitatori e perciò ha aumentato la sua attrattività rispetto all’edizione del 2013, nella quale la quota di persone che arrivava da fuori città era il 54,9%.
- Pur in presenza di alcune differenze nella metodologia di calcolo, la spesa media in libri stimata per il Salone 2017 è stata di circa 45 euro pro capite a fronte di una media di 30,6 euro calcolata per l’edizione del 2013. Il dato del Salone 2017 torna perciò ai valori che si erano registrati nel 2009.
- Complessivamente il giro d’affari che scaturisce dalle vendite di libri nel Salone 2017 è – allo stato attuale della ricerca e quindi passibile di lievi aggiustamenti – stimato in un valore pari a oltre 5,7 milioni. Questo dato è molto elevato se paragonato al risultato del Salone 2013, poiché allora fu calcolato non applicandolo al numero dei visitatori unici effettivi ma al numero dei passaggi dichiarati: il dato 2013 andrebbe quindi opportunamente depurato per renderlo metodologicamente comparabile con l’attuale.
- Infine, un dato forte e promettente è quello che ci dice che il 92% del campione degli oltre 2.100 intervistati ha espresso l’intenzione di tornare per il Salone 2018.