Home News Cultura Pubblico e Privato nei beni culturali, Giovanna Barni: Dopo il Covid maggiori investimenti e un rilancio del settore

Pubblico e Privato nei beni culturali, Giovanna Barni: Dopo il Covid maggiori investimenti e un rilancio del settore

Il libro di Alfredo Moliterni presentato il 25 giugno nel corso del webinar “Pubblico e Privato nei beni culturali: le sfide della regolazione” organizzato dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ripercorre i limiti e la sovrapposizione di norme sul tema del rapporto pubblico privato per la valorizzazione del Patrimonio culturale tra Codice dei Beni Culturali, Codice del Terzo Settore, Codice dei Contratti Pubblici, Autonomie Locali eccetera e focalizza l’attenzione sulle opportunità offerte invece da alcuni modelli innovativi come i partenariati semplificati previsti all’art 151 del Codice.

La cooperazione ha sperimentato per prima questi modelli e prima del Covid stava per lanciare una importante iniziativa di sostegno alle cooperative che intendevano percorrere questa strada. Gli interventi di giuristi di grande prestigio hanno evidenziato come queste norme hanno di fatto reso molto complessa la collaborazione e ridotta alla sola concessione di valorizzazione, impedendone la diffusione ad una pluralità di soggetti ed anche al patrimonio diffuso e, soprattutto, corrodendo il rapporto di fiducia tra i due soggetti.

Anche la presidente di CoopCulture e co-presidente Alleanza Cooperative Italiane Cultura, Giovanna Barni, ha messo l’accento sui principali nodi irrisolti: l’esclusione del privato gestore dalla progettazione (condivisione) delle strategie, l’aspettativa di apporto da parte del privato solo in termini economici (minori costi o maggiori ricavi e finanziamenti), l’assenza di un regime speciale per l’impresa culturale proprio per le competenze e la qualità che può essere motore non solo di una gestione più efficiente ma di una moltiplicazione di impatti sociali e culturali nel territorio.

Giovanna Barni ha poi raccomandato di considerare l’urgenza di una semplificazione, collaborazione e flessibilità ancora di più dopo la crisi Covid ed in considerazione che la quota di patrimonio culturale sottoutilizzata è destinata a crescere ulteriormente dopo il Covid se non ci sarà un investimento e un rilancio del settore.

Il Programma dell’evento

Approfondimenti: www.fondazionescuolapatrimonio.it