Officine della Cultura | Gaia Nanni al Teatro Verdi con “Gli ultimi saranno ultimi”, autentico capolavoro di Massimiliano Bruno
Giovedì 20 febbraio, alle ore 21:15, torna la stagione off al Teatro Verdi di Monte San Savino con “Ti racconto una storia anzi due” a cura di Comune di Monte San Savino, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi. Protagonista a tutto tondo del palcoscenico l’attrice Gaia Nanni, dichiarata il personaggio fiorentino del 2019, nell’esilarante, irriverente e dissacrante monologo di Massimiliano Bruno “Gli ultimi saranno ultimi”, autentico capolavoro tragicomico, scritto nel 2005 per Paola Cortellesi e andato in scena con successo in teatro e, successivamente, al cinema.
L’attuale rilettura firmata dal Teatro Popolare d’arte, con la regia di Marco Contè e la consulenza artistica di Gianfranco Pedullà, porterà in scena anche il talentuoso musicista Gabriele Doria chiamato a ricomporre con la musica le variegate tessere del puzzle narrativo.
“Gli ultimi saranno ultimi” racconta di un’operaia incinta che si ritrova disoccupata alla vigilia del parto. La donna è disperata e la sua reazione è improvvisa: irrompe sul posto di lavoro e prende in ostaggio la responsabile del suo licenziamento. Una vicenda vissuta tutta in una notte, in cui si incrociano i destini di uomini e donne normalmente distanti tra loro: una fredda dirigente d’azienda piegata alle leggi di mercato, un’ingenua poliziotta di provincia, un transessuale sarcastico e disilluso, una saggia donna delle pulizie fissata con le canzonette e un bambino che sta per nascere… e se decidesse di venire al mondo proprio quella notte?
Info e prevendita:
a Monte San Savino presso il Teatro Verdi, via Sansovino 66, tel. 0575 810498, sabato 20:30 > 23:30 e domenica 15:00 > 18;30;
ad Arezzo presso Officine della Cultura, via Trasimeno 16, tel.0575 27961 – 338 8431111, dal lunedì al venerdì 10:00 > 13:00 – 15.30 > 18:00
Online presso BoxOffice Toscana e TicketOne. Biglietteria il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura ore 20:00.
Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org