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AgCult | Turismo, il 21 febbraio è la Giornata Internazionale della Guida Turistica

In Italia è promossa dalla ANGT e coinvolge decine di associazioni di guide turistiche abilitate di tutte le regioni italiane

La Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation Tourist Guide Associations, è promossa in Italia dalla ANGT (Associazione Nazionale Guide Turistiche) e coinvolge decine di associazioni di guide turistiche abilitate di tutte le regioni italiane.

La Giornata si celebra il 21 febbraio ma dal 2013 le guide italiane scelgono anche un weekend in cui proporre ulteriori visite guidate gratuite a cittadini e turisti, con ottimi risultati di pubblico (mediamente 20.000 visitatori). Quest’anno la manifestazione sarà dedicata a Marcella Bagnasco, scomparsa nel 2019: donna colta e appassionata, socia fondatrice e per molti anni presidente di ANGT, è sempre stata fiera sostenitrice di tutte le manifestazioni che danno risalto alla figura professionale della guida turistica abilitata. Le associazioni locali di guide turistiche concentreranno le iniziative venerdì 21 febbraio, sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo, con l’esclusione (per motivi tecnici) di pochi eventi.

La lista delle visite guidate, con le relative locandine si può trovare sul sito dedicato www.giornatadellaguidaturistica.it e negli album fotografici della pagina Facebook “Giornata Internazionale della Guida Turistica”.

Nell’edizione 2020, anche a seguito dei danni provocati nello scorso autunno dall’acqua alta a Venezia e dal maltempo in molte regioni, i temi della manifestazione sono la tutela del patrimonio e il turismo sostenibile. La lista delle proposte per la manifestazione va arricchendosi di ora in ora: con visite nella maggior parte delle regioni italiane.

Gli intenti e i valori della Giornata Internazionale della Guida Turistica:

  • Mostrare a cittadini e turisti luoghi preziosi ma meno conosciuti, in molti casi con l’apertura di siti normalmente non aperti al pubblico. La Giornata Internazionale della Guida Turistica intende favorire la scoperta di tutto il patrimonio culturale italiano, per dare un messaggio in controtendenza rispetto all’overtourism che sta affliggendo alcune località turistiche, spesso sovraesposte dal punto di vista mediatico.
  • Contribuire concretamente alla tutela del patrimonio, alla ricerca, all’aiuto a soggetti in stato di necessità Quest’anno le guide abilitate dell’Associazione Guide Turistiche di Venezia raccoglieranno fondi da destinarsi alla Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, danneggiata dall’acqua alta del 12 novembre 2019; le guide campane offriranno decine di itinerari differenti e attiveranno una raccolta per ABC Associazione Bambini Cardiopatici Napoli O.N.L.U.S; a Genova si raccoglieranno offerte da devolvere alla Comunità di Sant’Egidio e nella provincia di Treviso e a Termini Imerese (PA) ogni visitatore potrà contribuire alla conservazione di un monumento.
  • Presentare al grande pubblico la figura professionale della guida turistica abilitata e evidenziare il suo ruolo di “ambasciatore” del territorio in cui opera, essendo questa, spesso, una delle poche persone con cui il turista si trova a dialogare. La guida turistica trasmette l’essenza di un luogo al visitatore, a prescindere dalla sua provenienza, età e formazione: in questo senso, come proprio Marcella Bagnasco sempre ribadiva, è un vero e proprio mediatore culturale. La sua formazione, che continua costantemente anche dopo l’esame di abilitazione, è necessariamente multidisciplinare, per poter narrare non solo la storia e i monumenti di un luogo, ma anche le sue tradizioni e tutti gli aspetti della cultura immateriale. In un momento in cui il mercato predilige, come spesso si legge, locals (persone del luogo che dovrebbero veicolare l’esperienza vera di una località e del suo vissuto), le guide turistiche che si occupano delle visite per la Giornata Internazionale della Guida turistica sono orgogliosamente locali e specializzate sul loro territorio. Offrono gratuitamente le loro competenze professionali al pubblico, promovendo un tipo di volontariato autentico, in contrapposizione con la tendenza, purtroppo molto diffusa, di sostituire le prestazioni (giustamente pagate) dei professionisti culturali con il volontariato o con l’attività poco remunerata di soggetti non abilitati e, per lo più, in cerca di un lavoro “vero”.
  • Sollecitare i cittadini/consumatori a diffidare da chi conduce visite guidate abusivamente Chi offre visite guidate senza avere alcuna qualifica commette un abuso che può essere sanzionato e non offre, soprattutto, gli stessi standard di sicurezza e formazione al visitatore. Inoltre, generalmente, non paga i contributi fiscali.
  • Invitare i residenti alla scoperta di ciò che di interessante racchiude il proprio territorio Abituarsi a visitare il territorio dove si abita, quasi come se si fosse turisti a casa propria, accresce la propensione al rispetto per il patrimonio, il desiderio di contribuire alla sua conservazione e l’abitudine a investire tempo libero nella scoperta dei siti artistici e culturali meno conosciuti.

(Fonte: AgCult.it)