FESTIVAL DELLE SCUOLE 2017: ecco i vincitori della XXII edizione a cura della Compagnia del Teatro dell’Argine
187 spettacoli, 252 giovani compagnie, 5.000 bambini, bambine e adolescenti!
Si è conclusa domenica 28 maggio la XXII edizione dell’ormai storico Festival delle Scuole, organizzato dalla Compagnia del Teatro dell’Argine, con il patrocinio del Comune di San Lazzaro, della Città Metropolitana di Bologna, della Regione Emilia-Romagna; con il contributo de Il Regno della Pasta; con la partnership mediatica di Ciao Radio e bolognateatro.it.
Alla presenza delle autorità e dei partner e con un’intensa giornata di festeggiamenti e nel corso della quale ha avuto luogo la Cerimonia di Premiazione dei vincitori del sedicesimo Concorso di Teatro. Il Festival dell’ITC Teatro ha goduto anche quest’anno di un’adesione numerosissima, riconfermandosi uno dei più grandi d’Italia: 5.000 giovani attori e attrici dai 3 ai 18 anni che hanno calcato le scene, ben 252 gruppi di teatro partecipanti provenienti da tutta l’Emilia-Romagna e non solo che hanno presentato 187 spettacoli, di cui 21 in concorso, oltre 3.000 spettatori nel solo mese di maggio.
L’intensa giornata è iniziata alle ore 15.00 quando i giovani giurati si sono riuniti per lo spoglio delle schede ed è proseguita alle ore 17.00 con la Cerimonia di Premiazione all’ITC Teatro, allegramente invaso da centinaia di adolescenti. A dare il benvenuto il Sindaco e il Vice Sindaco del Comune di San Lazzaro.
Ed ecco i risultati:
a giudizio insindacabile della Giuria di giovani tra i 14 e i 18 anni, hanno vinto il primo premio del Festival di Teatro delle Scuole 2017 i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) con lo spettacolo Radio Alice: una riduzione in forma di oratorio a più voci del racconto Le Avventure di Alice nel paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, un esperimento teatrale e pedagogico dove, il gruppo di teatro, diviso in due squadre si è sfidato sul palco a colpi di teatro. Il lavoro teatrale dell’Istituto Salvemini si è focalizzato sul consolidamento di una specifica forma di coralità e sull’elaborazione di un mondo di meraviglie verbali, fraintendimenti, domande, provocazioni, come accade alla protagonista del racconto di Carroll. Il primo premio consiste in 1.500 euro, che la scuola si impegna a spendere nell’organizzazione di attività culturali destinate ai ragazzi e nella possibilità, l’anno prossimo, di partecipare al Festival Internazionale TeatroLab del Centro Etoile di Reggio Emilia.
Secondo e terzo classificato sono arrivati, rispettivamente, l’Istituto Aldrovandi-Rubbiani di Bologna con Nei secoli dei secoli… Amen!, uno speciale viaggio attraverso l’Inferno della Divina Commedia, una commedia frizzante che analizza con ironia e spensieratezza alcuni dei vizi capitali, con un occhio rivolto alla contemporaneità e il Liceo Laura Bassi di Bologna con 7 a Tebe. Fratello contro fratello, una trasposizione, in chiave contemporanea, della tragedia di Eschilo.
Tre premi sono stati, inoltre, assegnati dagli organizzatori per motivazioni speciali. Uno se lo sono aggiudicato i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Silvio Ceccato di Vicenza (VI) con Umano digitale «Per l’altissima qualità della recitazione dimostrata trattando un tema molto caro alla società contemporanea, ovvero l’influsso delle tecnologie informatiche sulle relazioni umane.». L’altro è stato assegnato all’Istituto Majorana di San Lazzaro di Savena (BO) 2° gruppo con Non possiamo lamentarci «Per l’originalità riscontrata nell’affrontare i temi del lavoro e della disoccupazione e nel proporre i luoghi comuni della vita operaia in fabbrica.».
Segue un terzo premio davvero speciale, che da qualche anno viene assegnato alla memoria del Prof. Fabio Trentini, che il Teatro dell’Argine vuole ricordare come modello di insegnante pieno di entusiasmo per il suo lavoro e all’appassionato servizio dei ragazzi. Quest’anno è stato assegnato dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Mantova, sede coordinata dell’I. I. S. San Giovanni Bosco di Viadana (MN) con Quelli di terza sono bestie «Per la forza, l’energia e la dedizione al teatro, non solo per il suo spessore artistico ma soprattutto per il suo valore sociale.»