“Fedeli alla linea” romanzo rivelazione sui Millennials di Martusciello, Edizioni All Around
«Ho solo ventinove anni ma sono sempre in ritardo, nonostante l’ansia mi abbia sempre fatto arrivare dieci minuti prima. Fosse davvero colpa dell’erba affermerei che è un prezzo che però sono disposto a pagare».
Martinelli (il suo nome lo scopriremo alla fine del libro) lavora in un’agenzia di comunicazione che lo paga 600 euro al mese, appena sufficienti per pagarsi la birra, il fumo e la casa del centro dove vive.
In Fedeli alla linea, Salvatore Martusciello, napoletano, classe 1990 ci consegna il ritratto scanzonato e amaro sui millennials, quella generazione nata tra il 1981 e il 1996. Dei millennials e sui millennials si è detto e scritto di tutto, a partire dalla loro familiarità con le tecnologie digitali, la loro sensibilità ambientale, il loro basso potere d’acquisto, dovuto a redditi e lavori precari. Sono quelli che hanno meno certezze dei loro padri.
Martusciello però in Fedeli alla linea, risparmia al lettore la sociologia: ci racconta una generazione, i suoi dolori e i suoi sogni dal di dentro, in un luogo mai nominato, che potrebbe essere Napoli come qualunque altra metropoli occidentale. Martinelli e i suoi amici Lorenzo e Cristina, sono impauriti da un futuro incerto, decidono di non rischiare nulla pur di non perdere quel poco col quale sopravvivono ogni giorno. Eppure non sono degli sconfitti, non ancora almeno. Hanno un desiderio quasi doloroso di crescere, misurarsi con il mondo. Di mettere finalmente in pratica le loro idee. Anche a costo di liberarsi dalla fedeltà alla linea.
Il libro è in tutte le librerie, le piattaforme librarie e sul sito edizioniallaround.it