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Alleanza Cooperative, dopo Genova pronti con Anci e Cepell ad avviare nel 2020 iniziativa nazionale per promozione lettura

“Per far rientrare la lettura nella vita delle famiglie non può non esserci il contributo di tutti, comprese le imprese private, a cominciare dalle cooperative”. Lo ha detto Giovanna Barni, copresidente di Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, intervenendo sabato 19 ottobre a Book Pride Genova all’incontro promosso da Alleanza in collaborazione con Anci e il Centro per il libro e la lettura (Cepell) per presentare il progetto ‘Obiettivo Lettura’ per il contrasto alla povertà educativa e culturale e per la promozione della lettura.

Il progetto, lanciato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione al Salone del libro di Torino 2019, è coerente, in molti punti, con il recente disegno di legge per la promozione e il sostegno del libro e della lettura in corso d’esame al Senato dopo essere stato approvato alla Camera. La cooperazione, diffusa in molti settori e su tutto il territorio nazionale, può essere il partner ideale ed è pronto ad avviare un’iniziativa nazionale su questo tema.

“Vogliamo proporre nel 2020 una grande iniziativa da fare insieme – spiega Barni -, cominciando oggi con Anci e Cepell. Un’iniziativa che possa coinvolgere tutto il sistema: una settimana alla fine di aprile tra a giornata mondiale del libro e il Maggio dei libri. Una settimana per portare il libro nei luoghi di lavoro e di contatto tra le coop e i loro pubblici. Non si possono cambiare le cose se non partendo da qui. Ma con un approccio che guarda all’intera filiera: dalle piccole librerie indipendenti ai piccoli editori”.

L’iniziativa “prende spunto dalla necessità di rilanciare il libro e la lettura in Italia e oggi si lega anche ai dati sulla povertà educativa e culturale del paese. Il libro e lettura sono fondamentali”. Barni, nel suo intervento sottolinea anche l’importanza della proposta di legge sulla lettura, “importante perché pone al centro del rilancio del settore editoriale la lettura”.

E per rilanciare la lettura è necessario l’impegno diretto di tutti. In questo senso le cooperative possono svolgere un ruolo di primo piano attingendo anche alla rete dei soci, numerosi e diffusi su tutto il territorio nazionale. “Le coop – ricorda Barni – sono imprese basate sulle persone, sui cittadini che sono i veri protagonisti. La lettura è uno degli strumenti per rendere i cittadini più responsabili e consapevoli. Inoltre, le coop sono imprese vicine al territorio e attente ai contesti. La cooperazione è presente in tutto il territorio italiano: parliamo di circa 12 milioni di soci”. Sono proprio le cooperative di consumo in prima linea da tempo in questo impegno a favore della lettura con tanti progetti di promozione che già coinvolgono i cittadini e i territori. E che con il progetto ‘obiettivo lettura’ potranno contribuire a raggiungere ancora più persone”.

Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche il responsabile cultura dell’Anci Vincenzo Santoro, la direttrice del Cepell, Flavia Cristiano.

“Anci è convinta di questo partenariato con Alleanza delle Cooperative per la promozione della lettura, da qui si aprono nuove prospettive interessanti. Per conquistare nuovi lettori occorre mettersi insieme”. Lo ha detto Vincenzo Santoro, responsabile cultura dell’Anci, intervenendo all’incontro promosso da Alleanza delle Cooperative Comunicazione per presentare il progetto ‘Obiettivo Lettura’, aggiungendo che il tema del lavorare insieme è presente “anche nella nuova legge sulla lettura” tanto che “sono previsti i patti locali della lettura”.

I comuni, ha spiegato il responsabile cultura dell’Anci, “hanno una vasta responsabilità nel settore della lettura, sono le istituzioni che con la rete delle biblioteche civiche sostengono la più ampia infrastruttura in questo campo. Negli ultimi anni abbiamo attivato una grande collaborazione con il Cepell e ora stiamo cercando di ampliare il lavoro fatto insieme su questi temi”.

Per Santoro l’iniziativa voluta da Alleanza delle Cooperative “colma un vuoto strategico”. Vanno coinvolte non solo le coop “che operano nella gestione delle biblioteche, ma anche quelle che lavorano nei beni culturali. C’è un valore più complessivo della cooperazione come asse cruciale e strategico del nostro paese”. Innanzitutto è importante coinvolgere le coop più vicine al mondo della lettura “ma è essenziale che ci siano anche contaminazioni con altre esperienze”.

“La scommessa è arrivare a parlare tra soggetti più diversi, fare rete, per portare la lettura dove non è scontata”. Lo ha affermato Flavia Cristiano, direttore del Centro per il libro e la lettura (Cepell) che, intervenuta all’incontro promosso da Alleanza  Cooperative Italiane Comunicazione si è detta “contentissima di essere stata coinvolta” in questa iniziativa. La scarsa propensione alla lettura, ha spiegato, “è un problema storico italiano ma che di recente si è molto aggravato, con cali che stanno toccando anche i punti forti come i giovani e le donne”. E invece “abbiamo bisogno della lettura affinché ci porti in contatto con il resto del mondo. La lettura è fondamentale e va difesa. Bisogna essere alleati e fare gruppo. Dobbiamo lavorare insieme, e non solo tra istituzioni, con l’unico obiettivo di favorire la lettura superando le differenze tra parti del paese e diversi settori”.

I progetti più efficaci in questi anni, ha ricordato Cristiano, “sono quelli che abbiamo attivato creando delle reti, a partire dai patti per la lettura: un dialogo tra noi e i territori. I patti devono riflettere le caratteristiche dei territori, non possono essere uguali per tutti”.
Positivo il commento sul progetto di Alleanza delle Cooperative. “Questo progetto è stato come un premio: finalmente un mondo che non è istituzionale che si rivolge alle istituzioni. Noi non potremo mai arrivare dove può arrivare Alleanza delle Cooperative”.
L’obiettivo più importante per il direttore del Cepell “è la ‘literacy’ come capacità di lettura complessa, come percorso complesso. Dobbiamo infatti guardare anche agli adulti. La lettura è un’attività individuale che tuttavia produce effetti sociali. Spero che questo progetto rappresenti l’inizio di una grande alleanza tra tanti soggetti nel paese”.

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