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All Around | Il naufragio della Costa Concordia raccontata da Salvatore De Mola

Venerdì 13 gennaio 2012 è una data scolpita nella memoria storica del nostro Paese e della marineria italiana in particolare. Quel giorno di dieci anni fa, alle 21,42 la nave da crociera Costa Concordia naufraga a poche centinaia di metri dall’isola del Giglio. Ha una falla nello scafo. Per la precisione uno squarcio di 70 metri. Si è infranta sugli scogli a causa di una manovra scellerata, il famoso inchino” davanti all’isola toscana. A bordo ci sono più di 4000 passeggeri. 32 persone moriranno.

A raccontare quei momenti terribili in Sotto le stelle del Giglio è Salvatore De Mola, sceneggiatore di razza che nella sua carriera ha vinto il David di Donatello per il film La stoffa dei sogni e che ha messo la sua firma su due successi televisivi di casa Rai: Il commissario Montalbano e Imma Tataranni Sostituto procuratore.

Quello uscito dalla penna di De Mola è un mix in cui cronaca e invenzione romanzesca si fondano perfettamente e restituiscono al lettore la tensione di chi quella notte – da passeggero, membro dell’equipaggio o da soccorritore – visse il naufragio della Costa Concordia. 

“Basta un minuto per morire. O per diventare eroi” scrive De Mola in Sotto le stelle del Giglio. E di eroi (ma anche di vigliacchi) è ricca questa storia. Hanno nomi di fantasia, ma quello che fanno e dicono è vero o, quantomeno, verosimile: sono i soccorritori che quel gennaio di dieci anni fa lavorarono senza tregua per strappare alla morte le persone che erano rimaste intrappolate nel gigante dei mari. Tra questi eroi gli uomini della Guardia Costiera, i primi ad accorrere sul posto.

Quello della Costa Concordia è il più grande salvataggio della storia marittima italiana, ricorda il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Nicola Carlone, nella prefazione a questo libro, quinto volume della collana “Storie di mare”. “Sicuramente è una vicenda – scrive l’ammiraglio – che ha messo alla prova il dispositivo di emergenza del Paese, misurandone le capacità operative e quelle decisionali, facendone emergere competenze, professionalità e umanità”.

Info: edizioniallaround.it