Home News Comunicazione AgCult | Lingua italiana, Mattarella: pilastro della nostra identità, giusto abbinare la creatività

AgCult | Lingua italiana, Mattarella: pilastro della nostra identità, giusto abbinare la creatività

“Necessario e urgente un impegno ancor più ampio e intenso che sappia unire allo schema esistente la consapevolezza dell’ampiezza del messaggio della cultura italica nel mondo”

Foto Quirinale

“La lingua italiana rappresenta il naturale pilastro della nostra identità, ovunque ci troviamo. Un aspetto che ci caratterizza e che assume una rilevanza particolare nel mondo globalizzato in cui viviamo, dove i confini nazionali si fanno via via sempre più impalpabili e consentono ai popoli una frequente interconnessione economica, culturale e politica”. Lo ha sottolineato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, intervenendo agli Stati generali della lingua e della creatività italiane nel mondo. “Oggi l‘italiano nel mondo risuona attraverso molteplici espressioni: nel modo di fare impresa, così come nella letteratura, nel cinema, nella musica, nel volontariato, nell’arte della cucina, nella scienza e nello sport. Queste molteplici dimensioni parlano italiano e dell’Italia, proiettando all’estero un’immagine suggestiva e avvincente. L’italiano si conferma anno dopo anno un vero e proprio polo di attrazione per chi guarda al Belpaese con curiosità, interesse ed ammirazione”.

“Le precedenti edizioni degli Stati generali – ha aggiunto il presidente della Repubblica – si sono proposte di corrispondere all’attesa di un incremento dell’attività di promozione dell’italiano all’estero, nella giusta convinzione che la diffusione della lingua comporti un incremento del soft power tra i suoi promotori. Occorre ammettere che gli sforzi messi in campo, per quanto frutto di un lavoro generoso, rendono evidente la necessità e l’urgenza di un impegno ancor più ampio e intenso che sappia unire allo schema esistente la consapevolezza dell’ampiezza del messaggio della cultura italica nel mondo. L’indebolimento della rete degli istituti educativi non aiuta la causa di una presenza efficace, così come le difficoltà nel sostegno a una rete consolare diffusa che integrando in modo intelligente e aperto con le comunità italiane all’estero, possa valorizzare la testimonianza che recano del modello di vita italiano”.

“Questa edizione degli Stati Generali giunge dopo una riflessione, promossa dalla Farnesina, sul rinnovamento e la modernizzazione degli strumenti di proiezione della cultura italiana nel mondo e sui contenuti che occorre potenziare. Uno sforzo corale che ha aperto nuovi sviluppi, nella consapevolezza che la prospettiva dell’italiano di domani non è rappresentata più, esclusivamente, dalla lingua, parlata e scritta. Giusto, dunque, abbinare alla lingua, in questi Stati Generali, l’elemento della creatività. Due facce di una stessa medaglia, due aspetti che il passato ha intrecciato e che sono destinati in futuro a divenire sempre più integrati”, ha concluso Mattarella.

(Fonte: AgCult.it)