Sondaggio Consumatori Coop: gli italiani favorevoli a vaccinarsi nelle parafarmacie GDO
Secondo il sondaggio “A tutta salute” di Consumatori, il mensile dei soci Coop, oltre la metà degli intervistati pensa che la salute sia un bene di lusso. Per il 90% salute e ambiente sono collegati e possiamo tutelarle con comportamenti di consumo responsabili.
Sempre più attenti alla propria salute e a quella dei propri cari, pronti a preservarla con abitudini igieniche rigorose, adottando un’alimentazione sana e facendosi vaccinare, anche nelle parafarmacie della grande distribuzione organizzata. E, al tempo stesso, consapevoli del collegamento tra la salute delle persone e quella dell’ambiente, che ciascuno può tutelare con scelte di consumo responsabili. Sono alcuni degli atteggiamenti chiave degli italiani sulla salute secondo il sondaggio realizzato da Consumatori, il mensile dei soci Coop. L’indagine è stata realizzata, in esclusiva per il magazine, dalla società specializzata Metrica Ricerche, attraverso interviste telefoniche. Ha coinvolto un campione di mille intervistati, di cui 450 soci Coop, fra uomini (46,9%) e donne (53,1%) tra i 18 e i 75 anni, rappresentativi della popolazione italiana per area geografica e ampiezza dei centri di residenza.
La ricerca accompagna il “Decalogo per stare bene”, elaborato da Consumatori in base alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: aderendo simbolicamente alle buone abitudini indicate dal decalogo, i soci Coop dal primo giugno al 31 agosto possono partecipare al concorso “A tutta salute”, che mette in palio biciclette elettriche e city bike*. Il sondaggio è disponibile sul magazine di giugno e online su www.consumatori.e-coop.it
Salute, una priorità per tutti
A più di un anno dallo scoppio della pandemia gli italiani hanno riscoperto il valore dello star bene a tutto tondo: l’idea di salute più largamente condivisa coincide con lo stare bene fisicamente e godere di un generale benessere, di una buona qualità della vita e di uno stile di vita sano. In una scala da uno a dieci, proprio la salute delle persone è oggi la principale preoccupazione degli intervistati, seguita dalla qualità della vita. La salute è la priorità (assoluta o tra le priorità) del 96,2% degli interpellati e, negli ultimi cinque anni, l’attenzione a questo tema è cresciuta per oltre il 63%, è rimasta uguale per il 34,8% e solo per il 2% è invece diminuita.
Tuttavia, riguardo alla qualità della vita, negli ultimi cinque anni il peggioramento più sentito dagli intervistati è quello della situazione economica, seguito appunto dalla salute. Sono proprio i timori per il tenore di vita a intrecciarsi a quelli per il benessere fisico. La salute viene percepita come un bene di lusso, meno accessibile alle fasce più povere della popolazione, dal 56% di coloro che hanno risposto al sondaggio. Perché chi ha soldi, affermano, si cura e può scegliere le cure migliori. C’è però, oltre agli incerti sul tema, anche un 26% di intervistati che pensa che la salute sia un bene accessibile a tutti e riconosce che in Italia esistono ottime strutture sanitarie pubbliche di cui avvalersi. Un giudizio molto disomogeneo dal punto di vista territoriale: la percentuale di chi ha fiducia nella sanità pubblica scende al 5% nel Sud del paese.
I comportamenti per tutelarsi e il nesso con l’ambiente
Ci si prende cura di sé, ma soprattutto dei propri cari, visto che il 62% del campione dichiara di occuparsi allo stesso modo di sé stesso e di altri, e oltre un quarto segue la salute di chi ama anche più della propria. Più della metà del campione afferma di mettere normalmente in atto comportamenti a tutela della propria salute: evitare contatti fisici con persone non conviventi e curare l’igiene personale sono le misure adottate più spesso, seguite dall’attenzione all’alimentazione, dal tentativo di mantenere la propria serenità interiore e, da ultimo, il fare attività fisica.
Quasi tutti, intanto, hanno maturato una maggiore consapevolezza ambientale. Di un collegamento, anche stretto, tra la nostra salute e quella del pianeta sono convinti oltre il 90% degli intervistati.
Sul banco degli imputati ci sono innanzitutto inquinamento e rifiuti, seguiti da consumismo eccessivo, smog, plastica e stili di vita non sostenibili. Adottare comportamenti ispirati all’economia circolare – e dunque a non sprecare, riutilizzare e riciclare – e prediligere aziende sostenibili sono i due comportamenti virtuosi più importanti che, secondo la ricerca, ciascuno di noi pensa di potere assumere.
La fiducia nei vaccini, il ruolo della grande distribuzione e di Coop
L’indagine fa anche il punto sull’atteggiamento verso i vaccini: circa due terzi del campione intervistato per Consumatori nutre fiducia nei vaccini e li giudica la soluzione reale alla pandemia. Il ritorno a una certa normalità è uno scenario che convince circa la metà degli intervistati, ma quasi tutti ritengono che occorrerà adottare precauzioni e molte attenzioni, e oltre il 17% pensa che non si tornerà più alla serenità di prima.
La grande distribuzione organizzata, risponde quasi un intervistato su due, è stato ed è un attore essenziale nello scenario della pandemia per quanto fatto fino ad ora. Inoltre, circa il 60% del campione sarebbe disponibile a vaccinarsi negli spazi idonei (come le parafarmacie) di supermercati e ipermercati, guardati con fiducia anche come possibile luogo in cui eseguire test anti-Covid. Quasi il 26%, inoltre, riconosce in Coop l’insegna più impegnata per la tutela della salute dei consumatori durante l’emergenza sanitaria.
L’informazione e i medici di base
Quanto all’informazione sulla salute, gli italiani sono abbastanza frastornati e vorrebbero più chiarezza, trasparenza e univocità soprattutto in fatto di prevenzione, screening e vaccini. Le informazioni sulla salute e i comportamenti da tenere passano soprattutto attraverso alcune fonti: in testa la tv, con circa il 40% delle preferenze, ma quasi a “pari merito” con i medici di base. Seguono il web e i social media.
I medici di famiglia e gli ospedali sono le figure ritenute più importanti per la salute delle persone. Un orientamento che si conferma anche riguardo ai luoghi dove ci sentiamo più al sicuro dal punto di vista sanitario, cioè farmacie e parafarmacie, seguite dagli ospedali. Il medico di base è largamente la figura di riferimento e anche quella che riteniamo più affidabile tra le fonti informative in proposito, seguita da fonti scientifiche e farmacisti, e poi da governo, istituzioni locali, passaparola tra amici e parenti.
*Concorso a premi promosso da Società EDITRICE CONSUMATORI SOC. COOP. con sede legale in via Aldo Moro n.16 a Bologna. Montepremi totale 12.500 euro, Iva inclusa.