Home News Cultura #nessunoescluso, confermati anche per i lavoratori intermittenti dello spettacolo i 600 euro per marzo

#nessunoescluso, confermati anche per i lavoratori intermittenti dello spettacolo i 600 euro per marzo

A seguito anche delle richieste fatte nella petizione #nessunoescluso (change.org) che ha superato ormai le 47.000 firme, ai lavoratori intermittenti, anche dello spettacolo, dimenticati dal “Cura Italia” per il mese di marzo andranno i 600 euro del reddito di Ultima Istanza.

Il Decreto interministeriale del 30 aprile 2020

In attesa del Decreto Rilancio, in cui sembra che ai lavoratori intermittenti dello spettacolo saranno riconosciuti 600 euro di indennità per aprile e maggio, il Governo ha fatto chiarezza sull’indennità una tantum per il mese di marzo.

Lunedì 4 maggio è stato infatti reso pubblico il Decreto interministeriale n. 10 del 30 aprile 2020. Il Decreto è stato firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze per deliberare in merito agli ammortizzatori sociali per coloro che erano rimasti esclusi nel Decreto “Cura Italia”.

Il Decreto interministeriale prevede il riconoscimento di una indennità una tantum, non soggetta a imposizione fiscale, pari a 600 euro per il mese di marzo 2020, a favore dei lavoratori che hanno cessato o ridotto il lavoro a causa del COVID-19 e che non hanno avuto accesso ad altri interventi, come cassa integrazione, altri assegni per lavoro autonomo o al FIS. Tra questi vi sono anche i lavoratori intermittenti che nel periodo dal 1° gennaio 2019 al 31 gennaio 2020 hanno effettuato almeno 30 giornate di lavoro.

L’indennità è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa pari a 220 milioni di euro per il 2020.

Il Governo ha pertanto finalmente dato seguito alla promessa di «Non lasciare nessuno indietro», anche se con uno scandaloso ritardo rispetto ai bisogni dei Lavoratori e delle loro famiglie, a causa anche della selva di norme e contraddizioni causate dall’INPS rispetto ai diritti alla cassa integrazione in deroga.

Ulteriori info: www.centrostudidoc.org