I buoni risultati di Coop Archeologia
Alla presenza della quasi totalità dei soci lavoratori e dei soci finanziatori CFI e Coopfond, si è svolta, venerdì 20 maggio, l’assemblea ordinaria per il bilancio 2015 e l’assemblea straordinaria per l’adeguamento dello statuto di Coop Archeologia dove sono stati approvati il Bilancio di Esercizio 2015 e il nuovo Statuto Sociale in previsione dell’adozione del sistema duale.
L’Assemblea si è conclusa con la convinzione di voler far conoscere, in occasione della prossima assemblea per il bilancio sociale, l’esperienza vissuta da Coop Archeologia in questi ultimi anni, un’esperienza che, grazie alla coesione, alla volontà, alla capacità e disponibilità alla riorganizzazione da parte di tutti i soci, permette oggi di guardare al futuro concentrandosi nuovamente sullo sviluppo e di festeggiare, con rinnovata fiducia, il 35° anno di attività.
Dopo che la crisi del 2012 aveva interrotto lo sviluppo della cooperativa, il risultato dell’esercizio 2015 migliora il trend positivo avviato nel 2014 con una netta ripresa sia dei ricavi che degli utili e con una forte riduzione dell’esposizione finanziaria.
La Cooperativa, operativa sull’intero territorio nazionale e all’estero, continua ad essere una presenza peculiare nell’ambito dei Beni Culturali operando lungo tutta la filiera: dalla ricerca alla conservazione e al restauro, dalla formazione alla valorizzazione. Storica la presenza nel mezzogiorno che nel 2015 raggiunge il 43% dell’intera produzione.
All’estero, dopo gli interventi sulle fortificazioni di Malta, si sta radicando la presenza in Libano dove sono in corso o in avvio tre importanti interventi di scavo e restauro: presso il castello crociato di Saida, che sorge sulle rovine di un teatro di epoca romana, nelle aree archeologiche di Tiro, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ed, infine, con il restauro del colonnato del maestoso tempio di Giove a Baalbek, uno dei monumenti più conosciuti e significativi del vicino oriente. In questo sito la cooperativa sarà impegnata anche negli interventi di valorizzazione dell’area attraverso la realizzazione di percorsi, supporti didattici e restauro del materiale archeologico per l’esposizione.
Sul territorio nazionale fondamentali le attività connesse alle indagini di archeologia preventiva propedeutiche alla realizzazione delle grandi opere infrastrutturali.
La cooperativa sta seguendo, dopo aver chiuso due importanti contratti quadro con Italferr, vari interventi di indagini archeologiche preventive in tutta Italia: ad Orsara di Puglia (FG) dove, lungo la tratta ferroviaria Caserta- Foggia, è stato rinvenuto un vasto insediamento di età daunia (VI- IV secolo a.C.) e a Serravalle Scrivia (AL), nel sito della città romana di Libarna. Per la stessa committenza sono state, inoltre, realizzate importanti valutazioni di rischio archeologico (VIARCH) a Pavia, Trento, Trieste e Spoleto.
A Roma, oltre alle indagini archeologiche preventive per la realizzazione della Linea C della metropolitana, nei cantieri del Celio, dei Fori Imperiali e di Piazzale Metronio, sono stati avviati i cantieri di salvaguardia del patrimonio artistico presso le Chiese di S. Stefano Rotondo e Santa Maria in Domnica.
Nel 2015 è continuato l’importante recupero e restauro delle antiche navi romane rinvenute nell’area di San Rossore dove si situava un approdo fluviale sull’antico fiume Auser. Le imbarcazioni, una volta ultimato il restauro, saranno esposte nel costituendo Museo delle Navi Romane presso gli Arsenali medicei.
Nell’ambito del “Grande Progetto Pompei”, oltre al restauro della domus di Paquio Proculo e del SacerdosAmandus, la cooperativa ha lavorato al “Piano della Conoscenza” realizzando rilievi archeologici e fotografici dell’intera Regio VI attraverso tecnologie innovative.
Sul fronte del restauro architettonico, nel 2015 si sono conclusi gli importanti interventi di recupero e sistemazione funzionale del Castello di Casale Monferrato (XX), del Castello di Dolceacqua (IM) e sono stati avviati i lavori presso l’ex monastero di Santa Sofia nel comune di Gravina di Puglia.
A Firenze proseguono gli interventi sui due presidi del Polo Universitario di Santa Teresa, ex monastero e successivamente presidio carcerario fiorentino, ed Orbatello, antico ospedale fondato nel 1372. I due interventi prevedono il restauro conservativo della parte storica con un ampliamento volumetrico edilizio di nuova realizzazione.
Nell’ambito della formazione e della valorizzazione in Abruzzo è stato realizzato il progetto formativo Talenti per l’Archeologia con attività di formazione post laurea legata alla ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, in ATS con l’Università di Macerata e l’Istituto Mecenate di Pescara, finanziato dalla Regione Abruzzo con i fondi europei PO FSE 2007-2013, e la Direzione Scientifica delle attività laboratoriali della Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo.
Sempre in questo settore è stata instaurata una partnership che si avvia verso la stabilizzazione con la Facoltà di Architettura de La Sapienza nell’accoglimento di stagisti del master “Architettura per l’Archeologia, Archeologia per l’Architettura”. Gli studenti sono stati coinvolti nei servizi di diagnosi e monitoraggio dello stato di conservazione della Regio VI nell’ambito del Grande Progetto Pompei Piano della Conoscenza.
Nel corso del 2015, in ATI con la Coop Zoe, è continuata la gestione dei servizi dei musei civici di Palazzo d’Avalos a Vasto (CH). In collaborazione la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo e molteplici realtà culturali del territorio sono state organizzate varie mostre e convegni.
Nell’autunno 2015 si è concluso il progetto europeo, a valere su fondi ENPI, Nostoi – Histoires de retours et d’exodes, per la valorizzazione dei siti archeologici di Populonia in Toscana e Cartagine in Tunisia, attraverso l’integrazione tra archeologia e arti performative. La cooperativa è stata capofila di un partenariato internazionale, tra Italia, Francia e Tunisia, con ricercatori e artisti di fama internazionale.
Nel 2015 si è anche rafforzato il settore della didattica, con le prestigiose acquisizioni del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento e del Parco Archeologico di Luni in provincia di La Spezia. Si tratta di un ritorno alle radici storiche e fondative della cooperativa, che sta realizzando attività per bambini e ragazzi nella convinzione che l’archeologia sia un metodo di comprensione del passato, attraverso la storia della cultura materiale e della vita sociale dei popoli.
Ad Agrigento particolare successo hanno avuto le attività organizzate in occasione della Giornata delle Famiglie al Museo (FAMU) incentrate sulla valorizzazione dei prodotti locali (tra cui olio, mandorle, uva, grano) che dall’antichità ai nostri giorni caratterizzano il territorio agrigentino
Sta infine crescendo l’attività di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la proposta di visite curate da EnjoyTM il brand con cui la cooperativa opera in questo ambito. Nel 2015 l’attività si è allargata da Firenze a importanti siti di valore storico e archeologico della Toscana e si è realizzata una partnership con un tour operator internazionale specializzato in viaggi archeologici.
Sul fronte della ricerca la cooperativa, presente negli strumenti di trasferimento tecnologico della Regione Toscana tra cui il Distretto Tecnologico Smart Cities, Turismo e Beni Culturali, è capofila, in partnership con il CNR-IFAC, del progetto “Archeo 3.0”, ammesso al finanziamento sul Bando Ricerca e Sviluppo della Regione Toscana. La cooperativa è inoltre Partner della compagine capitanata da Engineering SpA, affidataria per conto del Ministero per l’Università e la Ricerca, Cluster Tecnologico Nazionale SmartTech, entro il quale partecipa al progetto Smart Museums.
Infine, con il nuovo sistema di governo duale l’Assemblea dei soci ha eletto il Consiglio di Sorveglianza, con funzioni di indirizzo, controllo e rappresentanza, che a sua volta ha nominato il Consiglio di Gestione cui spetterà la responsabilità del funzionamento della cooperativa.
A presidente e vice presidente del Consiglio di Sorveglianza sono stati chiamati Susanna Bianchi e Stefano Coccia mentre Roberta Pinzuti e Laura Pellegrineschi sono rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio di Gestione.