Home News Comunicazione A Genova il primo Congresso Nazionale di CulTurMedia, il 7 e 8 febbraio 2019

A Genova il primo Congresso Nazionale di CulTurMedia, il 7 e 8 febbraio 2019

La Direzione nazionale di CulTurMedia ha deliberato unanimemente la convocazione del primo Congresso nazionale dell’Associazione per il 7 e 8 febbraio 2019 a Genova (Auditorium dell’Acquario). Nella stessa riunione sono stati approvati il documento da sottoporre ad una discussione ampia ed aperta nei Congressi regionali e nazionali ed i Regolamenti Congressuali.

E’ stata inoltre nominata una commissione incaricata di seguire il percorso previsto nel Regolamento per la presentazione delle candidature a Presidente di CulTurMedia nelle persone di Vanda Cremona, Idanna Matteotti, Anna Ceprano, Cristina Manfredini, Riccardo Vannini, Fabio Mestici. Si è anche nominata una Commissione incaricata di coadiuvare il Presidente nella ideazione e predisposizione delle iniziative culturali che possano affiancare i lavori del Congresso nelle persone di Demetrio Chiappa, Anna Ceprano, Giovanna Barni, Leonardo Palmisano, Lucetta Paschetta, Lidia Gattini.

L’importanza della scelta di Genova come sede del Congresso è stata ribadita come la volontà di segnalare una particolare vicinanza della cooperazione del settore agli eventi drammatici e alla conseguente situazione di grande difficoltà che ha colpito Genova negli ultimi mesi. Una situazione che necessita della solidarietà e del sostegno del Paese e, in particolare, anche del contributo di idee progetti e risorse da parte della cooperazione per poter contribuire ad una indispensabile ripresa dal punto di vista economico e sociale. Ma Genova e la Liguria sono anche i luoghi cooperativi dove si è da tempo scelto di inserire la cultura all’interno di una visione strategica per un possibile nuovo sviluppo sostenibile del territorio. “La Cultura cibo dell’anima” è un progetto che da Legacoop Liguria ha coinvolto realtà Istituzionali, le amministrazioni locali e regionali, le altre categorie economiche e le realtà sociali nell’avvio di un confronto sul ruolo strategico della cultura per lo sviluppo sostenibile del territorio. E non a caso oggi la cooperazione della cultura, del turismo e della comunicazione è in Liguria una realtà importante e riconosciuta di un lavoro quotidiano vicino ai soci e alle comunità locali nella ricerca di modalità di rispondere tramite la cooperazione a nuovi e crescenti bisogni che si manifestano nella società in particolare nelle parti più deboli della popolazione o nei territori più periferici.

Un piano di avvicinamento al Congresso quello che la Direzione ha discusso che parte dall’approvazione e condivisione di un documento politico aperto e frutto di un primo lavoro collettivo. Un documento che condensa visioni e proposte sia generali che riferite ai vari comparti delle industrie culturali e creative e del turismo e che prova a raccontare come la cooperazione in questo settore intenda giocare un ruolo propositivo rilevante per far crescere la dimensione strategica economica e sociale e di produzione di nuovi lavori professionali della cultura, proprio anche grazie alla nascita di una realtà associativa che aggrega e mette a valore le esperienze e il lavoro sui territori di circa 800 imprese cooperative presenti in ogni parte del Paese. La cultura come fattore trasversale in grado di produrre crescita civile e democratica, formazione culturale e della coscienza critica dei cittadini e valore economico e sociale per lo sviluppo dell’immenso patrimonio materiale, immateriale digitale di cui il Paese dispone. Ma anche l’impegno della cooperazione ad essere fattore di aggregazione e promozione di strumenti cooperativi comuni tra le tante realtà indipendenti della produzione culturale, dell’informazione, dell’editoria, della produzione cinematografica e musicale che intendano fare fronte con nuovi strumenti comuni ai crescenti processi di concentrazione in atto anche in questi settori così rilevanti per altro per la democrazia.

L’analisi del lavoro svolto in coerenza con il Piano di attività votato a Luglio dalla Direzione ha posto le basi di un sistema di relazioni e proposte che potranno essere un altro importante momento di confronto anche esterno e di aggregazione nelle assemblee congressuali regionali che potranno diventare nel mese di gennaio importanti occasioni di confronto di questo nuovo settore della cooperazione di Legacoop con le altre realtà settoriali e con tutti i principali interlocutori Istituzionali, economici e sociali dei territori regionali in merito alle proposte della cooperazione culturale, turistica e dell’informazione e comunicazione per la crescita sostenibile dei territori.

La Direzione ha poi deciso di sviluppare una serie di azioni per proseguire il lavoro di elaborazione e confronto con le altre associazioni di categoria in merito alla mobilitazione in atto a tutela del pluralismo dell’informazione dopo gli esiti positivi dell’incontro promosso unitariamente alla Camera il 7 novembre u.s..

In merito ai processi di internazionalizzazione e di rete avviati si sono valutati gli esiti del lavoro svolto a Francoforte all’interno di The Arts+ sul tema della costruzione della valorizzazione delle piattaforme cooperative e verso la costruzione della rete europea delle Industrie Culturali e Creative cooperative e le indicazioni e le proposte emerse dalle sessioni di Bari e Matera di ArtLab 20018; l’avanzamento del progetto di Consorzio e di nuovi strumenti connessi alla filiera dell’editoria indipendente in collaborazione tra imprese cooperative e le associazioni di editori e librerie indipendenti; l’aggiornamento sui contenuti del confronto avviato nel Tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL riferito ai lavoratori delle cooperative e imprese sociali che operano nello spettacolo e più in generale nella cultura; lo stato dell’arte della intensa e qualificata collaborazione con Scs Consulting in merito al ripensamento della filiera editoriale e a nuove progettualità collaborative tra pubblico e privato nell’ambito dell’heritage e di nuovi strumenti di piattaforma in fase di studio per la promozione dell’utilizzo dall’art bonus e del tax credit da parte di imprese, in particolare cooperative, che possano considerare importante inserire questi interventi di sostegno alla produzione e valorizzazione culturale in logiche integrate di sviluppo territoriale a base culturale e nell’ambito delle linee di rendicontazione della responsabilità sociale di impresa.