Editoria, Fnsi a Crimi: «Pronti a ragionare sui problemi, no slogan»
“Più che una battaglia, la revisione del finanziamento pubblico ai giornali è soltanto uno slogan. Per la semplice ragione che gli unici finanziamenti oggi riconosciuti ai giornali riguardano periodici e quotidiani no profit o editi da cooperative a diffusione prevalentemente locale”.
“Se l’idea del neosottosegretario con delega all’editoria, Vito Crimi, al quale vanno gli auguri di buon lavoro, è quella di accanirsi contro piccole realtà editoriali, che spesso rappresentano l’unica voce dei territori, siamo di fronte a un’inutile esibizione muscolare”.
Lo afferma, in una nota pubblicata oggi 14 giugno su fnsi.it, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate ieri dal sottosegretario in materia di revisione del finanziamento pubblico ai giornali.
“L’unico risultato – dichiara Lorusso – sarà quello di assestare un colpo mortale al pluralismo dell’informazione, all’occupazione e al diritto dei cittadini ad essere informati, quindi all’articolo 21 della Costituzione. Se invece la volontà del neosottosegretario è quella di aprire una fase di confronto su tutte le criticità del settore, la Fnsi è pronta da subito a ragionare di riforma dell’editoria, partendo dai temi del lavoro regolare e del contrasto al precariato nel settore dell’informazione, sui quali nessuna risposta soddisfacente è arrivata dal precedente governo”.