Home News Comunicazione E’ STATO UN GRANDE SALONE DEL LIBRO, ORA SERVONO CON URGENZA NUOVI STRUMENTI PER L’EDITORIA

E’ STATO UN GRANDE SALONE DEL LIBRO, ORA SERVONO CON URGENZA NUOVI STRUMENTI PER L’EDITORIA

Dal Salone Internazionale del Libro di Torino escono segni confortanti che fanno sperare che si possa, con larga partecipazione dell’intera filiera editoriale e con una inusuale tensione verso un comune obiettivo, superare o quantomeno contrastare gli effetti che crisi economica, concentrazione editoriale e divisioni hanno prodotto sul piano della stessa capacità di tenuta e  di futuro di molte librerie ed editori indipendenti. 

Una grande risposta di pubblico e di partecipazione, una risposta forte di un territorio di fronte al rischio di perdere una manifestazione che continua a rappresentare un appuntamento fondamentale per l’editoria plurale e per la cultura italiana. Come non vedere e analizzare nel contempo tra gli operatori e le Istituzioni una tensione diversa verso nuovi modelli e soluzioni, un emergente bisogno di costruire e realizzare strumenti comuni per affrontare i nodi del mercato e della sostenibilità economica in chiave di innovazione per arginare un fenomeno drammaticamente preoccupante: quello dell’ulteriore calo della lettura nel Paese e della chiusura di tante librerie e di tante case editrici indipendenti negli ultimi due anni. Vi è bisogno, quindi, di un salto di qualità negli strumenti comuni per costruire una nuova fase di rilancio e ripresa del settore che abbia chiari, però, due obbiettivi comuni fondamentali: la promozione della lettura in ogni fascia di età e tramite ogni linguaggio o iniziativa, a partire dalla scuola; e, nel contempo, le azioni che siano mirate alla tutela e allo sviluppo in Italia della bibliodiversità, elemento fondamentale di ogni democrazia e per costruire una cittadinanza attiva e consapevole. 

All’interno di questo quadro le tante iniziative di confronto che Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione ha promosso, o alle quali ha partecipato insieme alle altri Associazioni di categorie rappresentative degli operatori e delle imprese della filiera editoriale, hanno messo le basi per la nascita di un nuovo strumento a cui noi diamo una grande importanza: una consulta permanente delle realtà associative, anche di quelle più rappresentative a livello regionale, che possa individuare, sia azioni comuni verso il Governo e il Parlamento, a partire dalla modifica della Legge Levi e dalla approvazione di una norma di sostegno alle librerie di qualità e di “defiscalizzazione della lettura”, sia una serie di nuovi strumenti ed azioni “cooperative” tra i diversi soggetti della filiera che possano consentire di ripensare o di riformulare in chiave di innovazione ed efficacia i modelli imprenditoriali e costruire forme concrete per determinare nuove capacità promozionali, di tenuta e sviluppo. 

Le oltre 60 iniziative realizzate in questa trentesima edizione del Salone Internazionale del libro dall’Alleanza delle Cooperative Comunicazione e dalle cooperative del settore dimostrano poi come sia stata chiara la scelta dell’Alleanza di contribuire a questa nuova e straordinaria fase della vita del Salone nella convinzione che esso rappresenti un momento di grande rilevanza per l’intera filiera editoriale e per creare nuove opportunità per la crescita di azioni comuni verso la promozione della lettura nel Paese. 

Salone del Libro di Torino: lo stand di Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione ospita, tra le altre, la postazione di Edizioni Radici Future

Le tante presenze e le molte buone pratiche di cui si è parlato al Salone e che riguardano la produzione, la promozione, la distribuzione editoriale della cooperazione e degli altri soggetti che operano nel settore, unita alla grande opportunità del mondo cooperativo dell’Alleanza di scommettere sulla capacità di coinvolgere in questo percorso i propri 12 milioni di soci rappresentano, tutte insieme, un altro degli elementi che può favorire una nuova fase di risalita da un pericoloso declino che la realtà Italiana sta attraversando da troppo tempo rispetto alla lettura e alla capacità di tenuta delle librerie e degli editori indipendenti, o rispetto al sostegno e alla valorizzazione delle Biblioteche come grande presidio culturale e sociale del territorio.  

Pubblico e privato, ognuno per la propria parte sono chiamati ai vari livelli nazionali e regionali, quindi, ad operare una accelerazione profonda ed una svolta significativa nel loro modo di operare: una realtà plurale e indipendente non può essere solo frutto del mercato… anzi senza interventi adeguati e correttivi dello Stato la concentrazione in atto, e non certo solo a livello nazionale, non può che produrre effetti devastanti. Ma è anche vero che le imprese della filiera possono e debbono crescere per interpretare al meglio una fase rapida di cambiamento con strumenti adeguati e per trovare le condizioni di un diverso futuro. Anche per favorire questo percorso la cooperazione intende mettere a disposizione la propria esperienza ed i propri strumenti.

Roberto Calari

(articolo pubblicato da Radici Future Magazine il 22 maggio 2017)