Fare comunità, creare lavoro: nasce la cooperativa “La mosca bianca”
Le idee sono varie e prendono diverse direzioni. Si parte dalle tradizioni, appunto, nel progetto che vorrebbe il ritorno alla coltivazione dei mandorli in una Corfinio nota per il suo delizioso amaretto e che contestualmente tornerà a ripopolare anche una zona limitrofa rispetto al centro, quella di San Terenziano dove la varietà c’è già e dove sarà integrata da ulteriori piante. C’è ancora la gastronomia alla base dei pacchetti turistici e corsi di cucina ad hoc che prevedono anche il pernotto in collaborazione con ristoranti, alberghi e b&b. Tutti coinvolti, anche le case abbandonate per farne delle strutture vacanza e passare poi, per non lasciare nulla al caso, anche al sociale con l’avvio del progetto che alle classiche residenze anziani vorrebbe sostituire la coabitazione con un operatore a supporto, un modo più umano, forse, per trascorrere l’età “matura”. Ed ancora servizi ai bambini, biblioteca e ludoteca.
Una cooperativa che parte da una base: la fiducia tra i diversi soggetti coinvolti per “concorrere” insieme allo sviluppo socio-economico della comunità. “A volte da una forte crisi nascono nuove opportunità”, un auspicio in cui i quattro soci del direttivo credono fermamente perchè “A vivere in un luogo svantaggiato, come può essere quello di un paese dell’Abruzzo interno, si paga lo scotto di non avere partner che investano in produzioni o servizi”. E via allo spopolamento ma “Un paese senza giovani è destinato ad una decrescita demografica,
ad una crollo delle risorse economiche, all’aumento, di contro, di una richiesta di sostegno: un declino che ben presto porta alla crisi di un sistema”. Un’ipotesi da contrastare perchè in fondo, basta capirlo, “l’Italia dei piccoli comuni è uno scrigno di risorse naturali, storiche e culturali”.
Simona Pace
Fonte: www.ilgerme.it