Home News Cultura “Appello agli artisti”, editoriale di Demetrio Chiappa sul Magazine di Doc Servizi

“Appello agli artisti”, editoriale di Demetrio Chiappa sul Magazine di Doc Servizi

Diciamocelo. Non è un bel momento per il nostro Paese. Dov’è finita l’Italia della solidarietà, delle piazze, del vicino di casa, dell’accoglienza e del buongiorno la mattina (l’abbiamo pensata sempre una canzoncina retorica, ma ci viene nostalgia dell’italiano descritto da Toto Cutugno, addirittura)? Ma cosa sta succedendo? Perché di colpo siamo diventati far west a danno di tutto e di tutti, chiunque sia definito diverso, adulto o bambino che sia, senza esclusione di colpi?

Quotidianamente assistiamo a violente dichiarazioni che partono dai nostri vertici, che incalzano immagini di paura, odio e rancore verso chi è diverso.
Tutti si sentono autorizzati a tirare fuori il peggio, la cattiveria e orribili bassezze, seguendo un vento che riporta ad antiche reali paure che credevamo sepolte oltre settant’anni fa.

Addirittura oggi vengono condannate e punite le azioni di incontro, accoglienza, sensibilità e rispetto. Si viene tacciati di “buonismo”, la peggiore delle infamie. Qualcuno ha detto che se il buonismo è negativo, figuriamoci il “cattivismo” che, ricordiamoci, è lo strumento delle dittature, dei fascismi, delle criminalità organizzate. E i fatti di cronaca nera sempre più tremendi e frequenti ce lo stanno a dimostrare. Nessuno contrasta e le opposizioni politiche o non hanno forza, o non hanno voce.

Ma credo che una soluzione ci sia. Dobbiamo invitare a uscire dal torpore tutti gli artisti, gli operatori della bellezza e della cultura, delle emozioni positive. Chi, se non gli artisti, può promuovere un linguaggio di accoglienza, di speranza e di apertura? Un linguaggio che per forza ed energia deve contrapporsi e superare il peso delle parole di odio, paura e discriminazione che i professionisti dell’aggressività stanno mettendo in campo. Non serve agire contro per vincere una battaglia ora, serve rinnovare il linguaggio e la prospettiva per dare la speranza di un mondo migliore ai nostri figli e alle generazioni future. Lo dovrebbero fare tutti gli artisti, investiti di quella responsabilità sociale di chi per passione, talento e professione, alimenta la bellezza in tutte le sue forme.

Credo che mai come in questo periodo dovremmo prendere la canzone manifesto di John Lennon e sbandierarla in faccia al mondo.

Demetrio Chiappa, presidente Doc Servizi

Doc Magazine n.25