Home News Cultura AgCult | Spettacolo, Barni: bene governo, ora sgravi a imprese labour intensive

AgCult | Spettacolo, Barni: bene governo, ora sgravi a imprese labour intensive

E il ministro Orlando apre alla possibilità di estendere a cultura e spettacolo gli sgravi contributivi adottati col Dl Sostegni bis per turismo e commercio

Attenzione da parte del governo alle imprese labour intensive del settore dello spettacolo, ma anche della filiera della cultura in generale, per salvaguardare i posti di lavoro, favorire l’emersione dal nero e tutelare la sicurezza dei lavoratori. Lo ha fatto presente la presidente di Alleanza delle cooperative Cultura, Giovanna Barni, nel corso della riunione che i ministri del Lavoro, Andrea Orlando, e della Cultura, Dario Franceschini, hanno organizzato con le associazioni maggiormente rappresentative del settore dello spettacolo dal vivo. Orlando e Franceschini hanno prospettato al comparto, alla luce della crisi prodotta dalla pandemia, alcune iniziative legislative per salvaguardare i lavoratori dello spettacolo e introdurre tutele e forme di sostegno al reddito.

Barni ha innanzitutto ringraziato i due ministri “per l’attenzione data finalmente a questo settore. Questa gravissima crisi ha consentito finalmente di fare chiarezza su un settore molto complesso e articolato che per il ruolo sociale che svolge non può non essere oggetto di un’attenzione particolare. Siamo sulla strada giusta”.  

La presidente di Alleanza delle cooperative ha posto poi l’attenzione “sui lavoratori intermittenti con rapporto di lavoro dipendente . Questa tipologia di lavoratori che esprime nel modo migliore la discontinuità di questo settore e’  auspicabile che possa rientrare negli strumenti a cui il governo sta lavorando. Questa formula contrattuale garantisce maggiormente l’uscita dal sommerso per questo settore, l’uscita dall’invisibilità, in quanto in grado di estendere le tutele pur nella discontinuità. Come cooperazione, ha ricordato Barni, “abbiamo siglato lo scorso anno un contratto di lavoro che ha due caratteristiche che non devono essere dimenticate: l’inclusione di tante figure professionali innovative e trasversali al mondo della creatività e una grande attenzione al lavoro intermittente pur a tempo indeterminato. Queste figure non siano lasciate indietro”.

Infine, Barni ha richiesto un’attenzione particolare alla cooperazione e, in generale, alle imprese labour intensive di tutta la filiera della cultura. “Sappiamo che la riapertura non vuol dire ripartenza. Abbiamo pertanto chiesto un’attenzione ai nostri costi fissi, legati soprattutto al lavoro, che interessano tutti i luoghi della cultura, teatri e cinema ma anche musei e biblioteche e spazi culturali ibridi. La committenza in questo settore è sempre più ibrida”. Appello pertanto “a valutare uno sgravio contributivo per un periodo minimo di sei mesi per accompagnare la riapertura di tutti i luoghi della cultura e rendere sostenibili attività e servizi ancora gravemente limitati. Le imprese labour intensive hanno come maggiore voce di costo il lavoro e che lavoro: in maggioranza femminile e con alto livello di istruzione, etc. Che questa importante misura sia stata concessa solo ai settori del turismo e del commercio è un passo indietro rispetto a questa attenzione che invece il governo ha mostrato oggi. Se non ripartono le imprese culturali non riparte il lavoro . Senza impresa non c’è lavoro e soprattutto non c’è sicurezza sul lavoro”. Il ministro Orlando ha aperto a possibili modifiche al Dl Sostegni Bis in questo senso nel corso dell’iter di conversione in Parlamento. In particolare, ha detto che sarà valutata l’ipotesi di estendere anche al comparto cultura e spettacolo le misure di sgravi contributivi messe in atto per il turismo e il commercio.

(Fonte: AgCult.it)