Home Agenda AgCult | “Più libri, più liberi”, 520 espositori e 670 appuntamenti per l’edizione 2019 (4-8 dicembre)

AgCult | “Più libri, più liberi”, 520 espositori e 670 appuntamenti per l’edizione 2019 (4-8 dicembre)

Torna a Roma, alla Nuvola dell’Eur, per la diciottesima edizione la fiera della piccola e media editoria ‘Più libri, più liberi’, promossa e organizzata dall’Associazione italiana editori. “La più grande e importante in Italia e in Europa”, ha detto la presidente della manifestazione Annamaria Malato intervenendo alla presentazione che si è tenuta a Roma. L’iniziativa si terrà nella Capitale dal 4 all’8 dicembre con un programma ricchissimo. Quest’anno il tema portante della manifestazione ospitata alla Nuvola all’Eur è l’Europa. “Una questione cruciale, per il nostro presente per gli anni che ci attendono, da affrontare non attraverso speculazioni teoriche ma tramite discussioni aperte, dove confrontarsi su punti fondamentali come l’identità, il dialogo, i valori. Ma anche di assetti geopolitici, la democrazia e diritti civili”.

LA MANIFESTAZIONE

Una macchina complessa che metterà in scena 670 appuntamenti con la presenza di 520 espositori provenienti da tutto il paese che presenteranno il proprio catalogo. Un’occasione per per ascoltare autori, assistere a letture, dibattiti, performance musicali incontrare gli operatori professionali. L’inaugurazione ufficiale della fiera si svolgerà il 4 dicembre alle 10,30 al caffè letterario Rai. La manifestazione è presieduta da Anna Maria Malato, diretta da Fabio Del Giudice e il programma culturale è pensato e curato da Silvia Barbagallo.

IL MERCATO

Cresce il numero dei piccoli e medi editori (+0,9%). crescono Ancora le novità pubblicate (+11,5%) e cresce ulteriormente il peso dei titoli dei piccoli editori sul totale dei libri in commercio, più di un titolo su due è da ricondurre alla piccola e media editoria, 52,9%. Cesce anche la loro quota di mercato nelle librerie, on-line e grande distribuzione (42,4%).

Lorenzo Tagliavanti

Camera di commercio di Roma sostiene Più libri, più liberi perché “siamo egoisti – ha detto il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti -: il 9,9% del valore aggiunto di Roma viene dal settore culturale, l’8,7% degli occupati complessivi così come il 9,5% delle imprese che sono legate al mondo della cultura. Roma nei prossimi anni vivrà anche di cultura”.

Lo stato di salute del libro, ha aggiunto Tagliavanti, nella nostra città: circa 700 aziende editoriali a Roma con un incremento del 10% sull’anno precedente con un buono stato di salute”. Il libro, ha concluso Tagliavanti, “non è morto, è ancora uno degli oggetti più amati nelle nostre case”.

Annamaria Malato

Più libri, più liberi è “una manifestazione pensata dagli editori e per gli editori”, ha spiegato la presidente della manifestazione. “Diciotto anni sono un’età importante. Abbiamo pensato che ci fosse bisogno di una fiera che fosse la più grande fiera della piccola e media editoria in Italia e internazionale”.

Malato ha ricordato come in Italia “il 41,4% delle pubblicazioni sono ad opera della piccola e media editoria. Ma se si considera che noi pubblichiamo meno copie per titoli, si può dire che oltre la metà dei titoli sono editi dalla piccola e media editoria”.

Luca Bergamo

Per il vicesindaco e assessore alla Crescita culturale di Roma Capitale, Luca Bergamo, “l’importanza di questa fiera risiede già nel fatto che esista, e una condizione della diversità culturale, è importante che sia qui a Roma perché ha a che fare con la storia di questa città ed è importante che sia la più grande fiera della piccola e media editoria. È importante poi per gli editori, ma anche per il programma ricchissimo e articolato che denota una complessità notevole con un approccio costruttivo al mondo contemporaneo che fa parte del contributo al dibattito pubblico di cui abbiamo bisogno”. Secondo Bergamo infatti “il dibattito pubblico nel nostro paese fa schifo, è ridicolo, banalizza tutto e non permette di parlare sul serio dei problemi veri”. Un approccio che Roma tenta di fare con continuità attraverso le biblioteche della Capitale.

Per il vicesindaco di Roma, “assistiamo al successo che costruisce sul successo, anche perché in questa città esiste un rapporto sano ed equilibrato tra il pubblico e privato. La vita culturale di Roma è uno dei due cuori pulsanti della città. Non riesco a immaginare nessun’altra interpretazione di Roma e della capitale del paese se non come città dell’intelligenza”. Allora, ha aggiunto Bergamo, lo sviluppo della Capitale passa per la produzione culturale e della conoscenza. Questo progetto pertanto concorre a una visione strategica della città e in questo scenario rientra il rapporto pubblico privato”.

Bergamo ha concluso commentando la scelta dell’Europa come tema portante della manifestazione. “Sono convinto che noi sottostimiamo che l’Europa è il primo tentativo di costruire una sovranità che non è il prodotto di una vittoria militare di una cultura nei confronti di un’altra”.

Albino Ruberti

In rappresentanza della Regione Lazio, Albino Ruberti, ha annunciato due iniziative che prendono le mosse dalla fiera ma si protrarranno anche oltre la manifestazione. “Abbiamo preparato un bando a sostegno delle librerie indipendenti utilizzando i fondi europei di un mln di euro che uscirà entro i primi giorni di dicembre sperando di aiutare questo tessuto di librerie indipendenti”. Un altro obiettivo è quello di “formare il pubblico della lettura. Per questo offriremo a diecimila ragazzi la possibilità di acquistare un libro e replicheremo l’iniziativa anche dopo la fiera mettendo a disposizione dei ragazzi questo buono nelle librerie indipendenti. Un’azione complessiva che ci viene dallo stimolo di questa fiera. Questa attenzione deve però dare continuità di azione durante il resto dell’anno”.

Ricchezza di temi, qualità e quantità, quindi ha ricordato Ruberti, “manca solo l’ultimo ingrediente della partecipazione del pubblico. Abbiamo sempre sostenuto questa iniziativa. Lo facciamo sia per il sostegno alle pmi sia perché sempre di più dobbiamo cercare di tenere insieme i tanti attori che compongono un settore. In questo senso nella nostra regione c’è anche un tessuto di librerie indipendenti che porta avanti a volte con difficoltà la loro presenza sul territorio”.

Flavia Cristiano

La direttrice del Cepell, prossima al pensionamento, ha ricordato la partecipazione diretta e consapevole del Centro del libro e la lettura all’organizzazione di Più libri, più liberi. “Abbiamo deciso di sostenere solo le manifestazioni più rappresentative. Quindi Salone del libro di Torino, Bologna e a Roma. Siamo sostenitori del programma, per portare i libri a contatto del pubblico. Per questo vanno sostenute le fiere del libro”.

Personalmente, “sono una sostenitrice della fiera come promozione della cultura. La piccola e media editoria ha più difficoltà ad arrivare il libreria e biblioteca. Oggi la piccola e media editoria e al centro dell’attenzione”.

Franco Levi

Il presidente dell’Aie, Franco Ricardo Levi, ha ricordato come questa sia la grande manifestazione a favore della piccola e media editoria. “Siamo reduci da #ioleggoperchè. Se la lettura è un’emergenza nazionale – ha spiegato -, si può porre rimedio partendo dalla scuola. Da quatto anni questa iniziativa ha raggiunto più di 1 mln di libri che sono entrati nelle biblioteche scolastiche. L’industria del libro si conferma la più grande industria culturale del paese con oltre 3 mld di valore”. 

In chiusura il presidente Aie ha ricordato “l’iniziativa che abbiamo attivato a favore dei librai e delle librerie di Venezia”.

(Fonte: AgCult.it)