AgCult | E’ morto Luis Sepulveda, il cordoglio del mondo politico
Lo scrittore cileno, 70 anni, è deceduto a Oviedo (Spagna) dove era ricoverato per il coronavirus
E’ morto in Spagna lo scrittore cileno Luis Sepulveda, ricoverato dalla fine di febbraio all’ospedale di Oviedo per il coronavirus contratto durante un festival letterario in Portogallo. Sepulveda, 70 anni, viveva nel paese iberico dopo essere fuggito dal Cile nel periodo della dittatura di Pinochet.
Autore di numerosi romanzi, libri di viaggio, saggi e sceneggiature, noto al grande pubblico per “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, Sepulveda vinse il Premio Tigre Juan del 1989 con il romanzo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” e il Premio Primavera de Novela nel 2009 con “L’ombra di quel che eravamo”.
Immediati i messaggi di cordoglio dal mondo della politica.
“Non dimenticheremo quanto ci ha trasmesso con i suoi libri, le sue parole, le sue storie”, scrive su Twitter la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
“Il maledetto coronavirus ci porta via un grande scrittore, un uomo del Sud, i cui libri ho particolarmente amato. Addio a Luis Sepulveda. Il corpo passa, ma lo spirito (e l’opera dell’uomo) resta”, il ricordo della sottosegretaria al Mibact, Anna Laura Orrico.
“Era un lucido sognatore, un narratore del mondo, dell’umanità e le sue storture, dei viaggi e della natura. Ci mancheranno le sue storie e le sue battaglie appassionate e coraggiose”, così il sottosegretario ai Beni culturali, Lorenza Bonaccorsi.
“Una bruttissima notizia. Ci restano i suoi libri, le sue parole, le sue emozioni che non dimenticheremo. ‘Solo sognando e restando fedeli ai sogni riusciremo ad essere migliori e, se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo’”, commenta il segretario Pd, Nicola Zingaretti.
“Una ferita per le menti e per il cuore la morte dello scrittore Luis Sepulveda. Questa freccia suoni come un risveglio per lavorare ad una maggiore cura all’universo Cultura e per dare forza e sostegno in Europa e in Italia a ciò che rappresenta l’anima della nostra società”, afferma il presidente della commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo (M5S).
“Con lui se ne va oggi un meraviglioso narratore, cronista di ingiustizie e combattente per le libertà. Si è battuto per l’amore e la libertà, per l’ambiente e contro qualsiasi forma di dittatura o razzismo”, sottolinea Michela Montevecchi (M5S), vicepresidente della commissione Cultura del Senato e membro della commissione Diritti Umani che ricorda anche “le sue favole per i più piccoli, piccole perle di amicizia e libertà, che proprio come gli antichi, attraverso gli animali, insegnavano ai nostri bambini a comprendere il comportamento umano”.
“È stato come averti in famiglia con noi. Sei stato un combattente, arrestato e condannato all’esilio durante la dittatura di Pinochet, hai lottato contro lo sfruttamento, hai dato voce agli ultimi, agli sconfitti, ai senza voce, ai senza terra. Hai dato una storia in cui riconoscersi a chi pensava di non poterne avere. Ti sono grato e ti vorrei abbracciare”, così il senatore Francesco Verducci (Pd), vicepresidente della commissione Cultura di Palazzo Madama.
Per la deputata Pd Patrizia Prestipino, Sepulveda “con le sue favole ha scaldato il cuore dei ragazzi. Con la sua penna magica quello di tanti adulti come me, che fino alla fine restavo incatenata alle sue parole. Uno straordinario cantastorie sospeso tra realtà e fantasia e sospinto da passioni e ideali forti”.
Per il senatore dem Roberto Rampi se ne va un “artista della parola che ci ha aiutato ad imparare a volare, ha attraversato gli orrori della dittatura e ne è uscito con la capacità di raccontare poesia, dolcezza, speranza, futuro”.
“Dall’esperienza terribile del regime di Pinochet, ha tratto la bellezza, la generosità, il coraggio e l’impegno civile. Un uomo di straordinario talento. Ci mancherà moltissimo”, commenta la senatrice Pd Vanna Iori (Pd).
Cordoglio anche da senatori e deputati M5S delle commissioni Cultura delle due Camere che ricordano “non solo uno scrittore e narratore eccezionale, ma un attivista politico il cui impegno contro le dittature resterà un esempio immortale, insieme alla sua arte” e parlano di “ferita per il mondo letterario mondiale”.
“Un’altra vittima del coronavirus, un male che dobbiamo combattere a livello mondiale, tutti insieme, uniti. Certamente un combattente come Luis Sepulveda avrebbe mandato a tutto il mondo il messaggio di restare uniti e lottare; Sepulveda, poeta e scrittore, ma anche un appassionato militante politico, è stato ossessionato tutta la vita dalla lotta fra il bene e il male. Ma oggi neanche la magia con cui per anni ci ha incatenato alle sue parole è riuscita a salvarlo. Speriamo di poter presto superare questo male e vincere questa guerra”. Con queste parole i deputati Pd della commissione Cultura di Montecitorio hanno commentato la scomparsa dello scrittore.
L’ex presidente della Camera, Laura Boldrini (Leu), ringrazia Sepulveda definito “uno scrittore, un sognatore, un visionario”.
Sepulveda “con le sue storie e con il suo impegno civile ha saputo testimoniare al mondo valori fondamentali come libertà, uguaglianza, impegno”, ricorda l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso (Leu).
“I suoi capolavori immortali nulla potranno né le malattie né il tempo. Grazie di tutto maestro, e buon viaggio”, il saluto dell’eurodeputato dem Massimiliano Smeriglio.
“Il primo pensiero va ai nostri figli, che hanno perso uno dei più magnifici narratori della loro infanzia”, così su twitter la senatrice Daniela Sbrollini (Iv).
“Ci ha lasciato Luis Sepúlveda. Con i suoi racconti ci ha aperto a mondi e storie che, seppur lontani, ci hanno spinto fino al profondo senso di valori universali. Valori che ci hanno fatto sorridere da bambini e ci hanno accompagnato nella riflessione, da adulti”. Lo scrive su Facebook la viceministra all’Istruzione, Anna Ascani. “Questo maledetto virus ce l’ha strappato nella distanza forzata e nell’isolamento. Lo accompagniamo con l’affetto che solo una straordinaria mente come la sua può suscitare”.
“Sepúlveda muore a causa di un virus che esprime la sofferenza della terra che il grande scrittore cileno voleva sanare e salvare con la sua parola. Io oggi lo ricorderò quindi come un poeta che anche nella sua morte ci chiede di salvare il mondo e la sua bellezza per la quale tanto ha creduto e lottato”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Francesco Giro.
“Nel far memoria del suo grande patrimonio umano e culturale lo ricorderemo con una delle frasi che più lo rappresenta e che sento mie, tratta da “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, “Nessuno riesce a legare un tuono e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell’altro e dell’abbandono”, dichiara il deputato Gigi Casciello (FI).
“Se ne va un grande del nostro tempo, non solo uno scrittore e narratore eccezionale, ma un attivista politico il cui impegno contro le dittature resterà un esempio immortale, insieme alla sua arte”, il ricordo della senatrice Luisa Angrisani (M5S).
(Fonte: AgCult.it)