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AgCult | Mibact, Procida è la Capitale italiana per la cultura 2022

La nomina nel corso della cerimonia online organizzata dal Mibact. Franceschini: “Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita”

E’ Procida la Capitale italiana della Cultura per il 2022. Il vincitore è stato annunciato dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, nel corso della cerimonia di designazione dopo che la giuria presieduta da Stefano Baia Curioni ne ha indicato il nome al ministro attraverso una modalità molto particolare: il presidente della commissione ha inviato a Franceschini un messaggio whatsapp nel corso della diretta social per superare la distanza imposta dalle modalità online messe in atto per evitare il contagio del Covid-19. Procida riceverà un contributo di un milione di euro per realizzare il proprio programma di eventi e iniziative. Franceschini ha subito rivolto il suo saluto alla vincitrice: “Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita”.

“Oggi salutiamo una bella notizia: prepariamoci a visitare Procida, è la Capitale italiana della Cultura del 2022”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo alla Camera per riferire sulla situazione politica in atto dopo il ritiro della delegazione ministeriale di Italia Viva dal governo. Un lungo applauso da parte dei parlamentari ha accolto l’annuncio del premier a Montecitorio.

“La scelta di Procida come Capitale italiana della cultura 2022 è il giusto riconoscimento per una delle perle italiane del Mediterraneo. Un’isola dallo straordinario patrimonio storico, artistico e ambientale. Anche nei momenti più difficili, il linguaggio universale della cultura dà speranza e prospettive agli uomini. La rinascita del Paese parte dalla cultura, la nostra più grande ricchezza”, gli ha fatto eco il presidente del Senato Elisabetta Casellati.

“Che bella notizia! Procida sarà la Capitale italiana della cultura 2022. Un riconoscimento importante per un’isola straordinaria, di grande bellezza, un luogo dell’anima. Le mie congratulazioni all’amministrazione comunale e a tutta la comunità”, ha commentato su twitter il presidente della Camera, Roberto Fico. 

“Sono soddisfatto per la nomina di Procida a capitale italiana della Cultura 2022. Un’isola magica, sospesa tra passato e futuro. Uno scrigno che brilla di storia e cultura, esempio di contaminazione e inclusione. Orgoglioso che dal Mezzogiorno riparta l’Italia!”, commenta Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca. 

“Le nostre straordinarie risorse culturali, ambientali possono diventare un enorme volano di sviluppo e di unità tra i popoli”. Anche la viceministra agli Esteri Marina Sereni commenta con AgCult la designazione dell’Isola di Procida a Capitale italiana per la Cultura 2022. A margine dell’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera, Sereni sottolinea come ancora una volta il Mezzogiorno venga premiato da questa scelta, come del resto era già avvenuto nel 2019 quando Matera fu indicata come Capitale europea della Cultura. L’Italia, che dal 2014 ha adottato, anche a livello nazionale, il modello europeo, consolida ulteriormente il ruolo da protagonista in ambito culturale in generale e, in particolare, la propria partecipazione al processo delle Capitali della Cultura.

“Sono assolutamente felice di questa affermazione perché da un lato premia un progetto molto interessante con un bellissimo slogan (‘La cultura non isola’, ndr), dall’altro perché viene valorizzata l’insularità come una dimensione che non è solo isolamento ma anche specificità delle piccole isole”, ha commentato ad AgCult la commissaria del Governo per il recupero dell’ex carcere di S.Stefano, Silvia Costa. “Mi sono già complimentata con il sindaco, l’assessore alla cultura e il direttore della candidatura, con i quali ero già in contatto e con cui dobbiamo collaborare dal momento che Procida e Santo Stefano/Ventotene hanno in comune l’insularità e la presenza di un carcere”, ha aggiunto l’ex eurodeputata, ricordando che in “Parlamento europeo avevo proposto il progetto sulle piccole isole d’Europa che ha anticipato il ruolo che il Governo ha voluto dare a queste realtà. Possiamo essere capofila di una prospettiva strategica e interessante”.

“Procida Capitale italiana della cultura 2022 è una notizia bellissima. Un altro esempio di riscatto che, dopo Matera, dal Sud arriva all’Europa”, scrive su Twitter il ministro per il Sud, Peppe Provenzano. 

“Complimenti a Procida che sarà la capitale italiana della cultura del 2022. Una grande opportunità per valorizzare una delle ‘isole minori’ del nostro Paese con un patrimonio naturalistico e culturale inestimabile. Abbiamo già destinato, su iniziativa del governo, per tutte le isole minori risorse aggiuntive; per Procida, nel triennio 2020-22 un milione e mezzo di euro e, se dovesse essere necessario, siamo pronti ad incrementare ancora le risorse del Fondo per le isole minori. Il governo farà la sua parte”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, con delega alle Isole minori, Francesco Boccia.

Procida ha superato gli altri nove finalisti che giovedì e venerdì hanno presentato i loro dossier di candidatura. A rompere il ghiaccio, nella giornata di giovedì, la città di Ancona, seguita da Bari, Cerveteri, L’Aquila e Pieve di Soligo. Venerdì è stata invece la volta dell’isola di Procida (che oggi si è aggiudicata il titolo), Taranto, Trapani, Verbania e appunto Volterra. 

LA MOTIVAZIONE

“Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali e diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono”.

SINDACO

“Penso che Procida possa essere considerata una metafora di tante amministrazioni e comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio dei propri territori e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importante per le proprie terre”, ha detto il sindaco Dino Ambrosino. “E’ un’opportunità storica per un piccolo comune che senz’altro coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia di questa bella scelta”.

RIITANO (DIRETTORE CANDIDATURA)

“Stiamo vivendo un’emozione straordinaria e indescrivibile. Ci sentiamo portavoce di tutta un’Italia minore, di un grande evento di cambiamento nel nostro Paese. Siamo stati a lungo abituati a pensare che ciò che era minore fosse piccolo. Con questo successo dimostriamo invece che ciò che è minore è profetico. Procida può essere la profezia del cambiamento culturale del nostro Paese”. Queste le prime parole rilasciate ad AgCult da Agostino Riitano, direttore della candidatura di Procida a Capitale della Cultura 2022, subito dopo la proclamazione da parte del ministro Dario Franceschini.

BAIA CURIONI

“Meritavano tutte le 10 città finaliste. Ci hanno sfidati per la qualità. E quel che è importante è che tutti questi territori si sono affidati alla cultura per il loro sviluppo e l’idea che il patrimonio culturale sia la base stessa dello sviluppo è qualcosa di innovativo e fondamentale. Noi speriamo in un meccanismo di emulazione dei territori”. Così il Presidente della Giuria, Stefano Baia Curioni

ORRICO

“Una capitale significativa: un’isola del Mezzogiorno, perché la valorizzazione di tutti i territori è il fattore vincente dell’Italia che vogliamo costruire. Un’Italia più inclusiva ed equa, che generi ricchezza sociale e non solo economica e che metta al centro i temi dell’uguaglianza e della redistribuzione. Complimenti anche agli altri partecipanti: ogni città e borgo ha proposto progetti qualitativi, a riprova di come si stia facendo un lavoro importante, di squadra, a livello di sistema Paese. Non ci resta che andare a scoprire o riscoprire Procida, con il suo unico patrimonio, con la sua variopinta edilizia mediterranea, con i suoi sapori e profumi, con il suo mare unico”.

IL DOSSIER DI CANDIDATURA

Procida si è candidata a Capitale Italiana della Cultura perché la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali. Il percorso che ha portato alla creazione e consegna del dossier di candidatura è una significativa esperienza di innovazione sociale, per la centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità. Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale.

LE REAZIONI

“Grande soddisfazione per la designazione di Procida quale Capitale italiana della cultura per l’anno 2022. Sono certo saprà rappresentare benissimo l’intero Paese grazie al suo grande patrimonio artistico, culturale e umano che è parte della nostra tradizione nazionale. La cultura è un motore importante di ripresa e rilancio”, ha commentato il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo.

“Sono molto felice per la scelta di Procida come Capitale italiana della Cultura 2022. Un riconoscimento meritato per una perla del Mediterraneo, ricca di storia e bellezza. La nomina diventi un’occasione di rilancio per questa splendida isola e per la Campania”, dichiara Mara Carfagna, vicepresidedente della Camera e deputata FI. 

Questa candidatura è partita con la costruzione di un percorso di cocreazione e capacity building che ha attivato la partecipazione dei cittadini procidani in primis perché l’obiettivo era innanzitutto ascoltare i loro desideri e costruire un orizzonte collettivo. La proclamazione di Procida capitale italiana della cultura 2022 non è la vittoria di una piccola isola del Golfo di Napoli, ma il risultato della collaborazione di una comunità molto più ampia che tiene dentro I Campi flegrei e tutti i 35 Comuni delle isole minori”, ha dichiarato la senatrice del MoVimento 5 Stelle in commissione cultura Danila De Lucia.

“La nomina di Procida a Capitale italiana della cultura 2022 è una grande occasione di sviluppo per la piccola isola del Tirreno. Avverrà contestualmente a un programma d’investimenti pubblici, in particolare quelli derivanti dai fondi europei, che sarà in grado di accompagnare l’ambizioso progetto della comunità isolana: un calendario di eventi che impegnerà quasi tutti i giorni dell’anno. Procida è un luogo fondativo di bellezza e cultura della nostra civiltà, capace di evocare il mondo greco e romano, ma anche quello bizantino, normanno o dell’Impero spagnolo. Parte di questo patrimonio va ancora valorizzato e restaurato. Il 2022 sarà dunque l’occasione per recuperare pienamente il capitale di bellezza di Procida, esaltarne le potenzialità e rendere l’isola punto di riferimento culturale nell’ambito della ripresa post-pandemica”. Così Vittoria Casa, presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera, ha commentato il titolo conquistato da Procida.

“Grandissima gioia. Procida è la capitale italiana della cultura 2022. Un’enorme opportunità per l’isola e per la Campania. Complimenti al sindaco Ambrosino”. Questa la reazione su twitter del ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, alla notizia della vittoria dell’isola partenopea.

“Il mare, i panorami, le viuzze del borgo colpiscono al primo impatto. Fonte di ispirazione per grandi artisti sono certo che l’isola saprà cogliere questa opportunità per mostrare al mondo le sue meraviglie paesaggistiche e culturali”. Questo il tweet con cui il ministro per le Politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ha commentato la scelta di Procida Capitale italiana della Cultura 2022.

“Oggi riaprono i Musei e riapre anche il Maschio Angoino. Con mille difficoltà legate soprattutto alla costante diminuzione del personale, cerchiamo comunque di esserci e garantire la possibilità di visitare in sicurezza il Castello ed il Museo Civico, che è uno scrigno pieno di tesori che raccontano la storia della nostra città e del nostro meridione. Tutto questo è possibile soprattutto grazie all’amore e alla caparbietà dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune e di Napoli Servizi, dei funzionari, della dirigente, che non si stancano mai di prendersi cura del nostro castello, anche se a volte i mezzi sembrano davvero insufficienti. Dobbiamo essergli tutte e tutti grati! Andate a visitare il castello e la pinacoteca se non lo avete già fatto! Vi assicuro che ne vale davvero la pena!”. Lo afferma l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora de Majo. 

“Procida capitale italiana della cultura del 2022. Sono felicissimo come napoletano e come Sindaco della città metropolitana. Abbiamo sostenuto questa candidatura che la nostra splendida isola merita. Complimenti ai procidani, insieme vinceremo questa sfida fantastica”. Lo scrive su twitter il Sindaco de Magistris 

LA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA

La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro. Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 (nel 2019 ha coinciso con Matera Capitale europea della cultura).

Parma è invece la Capitale italiana della cultura 2020 che è stata prorogata al 2021 dal Dl Rilancio. Lo stesso Decreto ha inoltre stabilito che la procedura di selezione per l’anno 2021, in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, si intende riferita all’anno 2022. Il Dl Rilancio ha anche proclamato, in segno di solidarietà per le vittime della pandemia, Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura per il 2023.

(Fonte: AgCult.it)