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AgCult | Manovra, parere favorevole (con 8 osservazioni) dalla commissione Cultura della Camera

Nessuno dei 10 emendamenti presentati in VII commissione è stato approvato. Tra le osservazioni c’è l’invito a rivedere le norme riguardanti l’assegnazione delle risorse del Fus, l’adozione di politiche detrattive incentivanti dei consumi culturali e la revisione della 18App

Via libera dalla commissione Cultura della Camera alla Manovra 2023. La VII di Montecitorio ha dato parere favorevole, con otto osservazioni, alla relazione del deputato Alessandro Amorese (Fdi). Congiuntamente sono stati esaminati i dieci emendamenti presentati alla Legge Bilancio (sette di Azione-Iv, due di FI e uno di Avs): sette sono stati bocciati, di tre è stato accolto l’invito al ritiro. Tutti gli emendamenti, comunque, saranno ripresentati in commissione Bilancio dove oggi è iniziato l’esame della Manovra. Il Pd non ha depositato alcuna proposta di modifica preferendo presentarle direttamente in V commissione.

Con la prima osservazione, la VII invita la commissione Bilancio a valutare l’opportunità di “favorire le dinamiche del lavoro nel settore dello spettacolo, caratterizzate da forte specificità, assicurando il raggiungimento di un adeguato livello di tutele, di remunerazione e di welfare per i lavoratori del settore, anche attraverso l’introduzione dell’indennità di discontinuità, e incrementando gli investimenti pubblici”. Quindi, a “rivedere le norme che presiedono l’iter di approvazione dei progetti per l’assegnazione delle risorse del FUS anche al fine di potenziare l’efficacia del sistema dell’erogazione di contributi nel settore dello spettacolo”. Inoltre, ad “adottare idonee politiche detrattive incentivanti dei consumi culturali e revisionare gli strumenti già esistenti, quali la Carta elettronica denominata ‘18app’, il cui utilizzo ha dimostrato nel tempo forti elementi di criticità nonché adottare ulteriori strumenti a sostegno della domanda di cultura anche in considerazione del drastico calo dei consumi culturali emerso a seguito della crisi pandemica del 2020, aggravato peraltro da un crescente divario territoriale”.

La commissione Cultura invita, ancora, a “valorizzare le potenzialità culturali della Nazione, prevedendo l’introduzione di un sistema misto pubblico-privato volto a valorizzare e promuovere spazi museali, monumentali e archeologici nonché le forme espressive caratterizzanti le tradizioni culturali nazionali, quali le rievocazioni e i carnevali storici e le tradizioni dei borghi anche attraverso il sostegno alla rete delle dimore storiche e più in generale al patrimonio culturale privato”. Così pure a “rafforzare il settore del cinema e dell’audiovisivo che costituiscono strumenti formidabili per la rappresentazione e la conservazione delle identità culturali del popolo italiano e del suo territorio”, ad “adottare interventi diretti in favore dell’editoria libraria e giornalistica a supporto sia dell’offerta, sia della domanda di consumi librari, anche attraverso il sostegno alle biblioteche” e a “trasferire all’Organizzazione nazionale antidoping NADO ITALIA le attività relative all’effettuazione dei controlli antidoping di cui alla legge 14 dicembre 2000, n. 376”. Con l’ottava e ultima osservazione, infine, si invita la commissione Bilancio a valutare l’opportunità di “rifinanziare il Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo nonché adeguare l’assetto societario dell’Istituto medesimo agli standard europei anche stanziando di risorse che consentano investimenti e pianificazione di interventi su un adeguato orizzonte temporale”.

(Fonte: AgCult.it)