Home News Turismo AgCult | Dl Ministeri, dal 31 marzo la Dg Turismo trasferita al nuovo ministero del Turismo

AgCult | Dl Ministeri, dal 31 marzo la Dg Turismo trasferita al nuovo ministero del Turismo

Il Ministero per il turismo, si legge nella bozza che AgCult ha visionato, è autorizzato a bandire apposite procedure concorsuali pubbliche, da concludere entro il 31 dicembre 2021, per l’assunzione di unità di personale. Nasce il ministero della Cultura


Il “Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo” è ridenominato “Ministero della cultura”. E’ quanto prevede la nuova bozza del dl Ministeri che AgCult ha potuto visionare, in base al quale il numero degli uffici dirigenziali generali, incluso il segretario generale, non può essere superiore a 26 (da 27). Il Dl prevede anche l’istituzione del ministero del Turismo, “cui sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di turismo, eccettuate quelle attribuite, anche dal presente decreto, ad altri ministeri o ad agenzie, e fatte salve in ogni caso le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni e agli enti locali”. Al Ministero per il turismo, si legge, “sono trasferite le funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e per il turismo in materia di turismo. Il Ministero cura la programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche nazionali, i rapporti con le regioni e i progetti di sviluppo del settore turistico, le relazioni con l’Unione europea e internazionali in materia di turismo, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e cura altresì i rapporti con le associazioni di categoria e le imprese turistiche e con le associazioni dei consumatori. Il Ministero si articola in uffici dirigenziali generali, coordinati da un segretario generale. Il numero degli uffici dirigenziali generali, incluso il segretario generale, è pari a 3. Le denominazioni ‘Ministro della cultura’ e ‘Ministero della cultura’ sostituiscono, ad ogni effetto e ovunque presenti, le denominazioni ‘Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo’ e ‘Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo’. Con riguardo alle funzioni in materia di turismo, lea denominazioni ‘Ministro per il turismo’ e ‘Ministero per il turismo’ sostituiscono, ad ogni effetto e ovunque presenti, rispettivamente, le denominazioni ‘Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo’ e ‘Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo’. Inoltre, lo statuto dell’ENIT-Agenzia nazionale del turismo è modificato al fine di prevedere la vigilanza da parte del Ministero per il turismo”. 
“Al Ministero per il turismo – si legge ancora nella bozza – sono trasferite le risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione residui. A decorrere dal 31 marzo 2021, la Direzione generale Turismo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con i relativi posti funzione di un dirigente di livello generale e di tre dirigenti di livello non generale, sono trasferiti al Ministero per il turismo. La dotazione organica dirigenziale del Ministero per il turismo è determinata per le posizioni di livello generale ai sensi di cui all’articolo 54-quater del decreto legislativo n. 300 del 1999, come modificato dal presente decreto, e quanto alle posizioni di livello non generale in numero di 5, inclusa una posizione presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministro. A decorrere dal 31 marzo 2021, sono trasferite al Ministero per il turismo, le risorse umane, strumentali e finanziarie individuate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 novembre 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 288 del 12 dicembre 2018, e già trasferite al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nonché il personale titolare degli incarichi dirigenziali riferiti ai posti funzione di cui al comma 3, in servizio alla data del 13 febbraio 2021. La dotazione organica del Ministero della cultura è conseguentemente ridotta in misura corrispondente al personale trasferito al Ministero per il turismo. Il trasferimento riguarda il personale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo a tempo indeterminato, ivi compreso il personale in assegnazione temporanea presso altre amministrazioni, nonché il personale a tempo determinato con incarico dirigenziale ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, entro i limiti stabiliti dai rispettivi contratti già stipulati”. 
“La revoca dell’assegnazione temporanea presso altre amministrazioni del personale trasferito, già in posizione di comando, rientra nella competenza del Ministero per il turismo. Al personale delle qualifiche non dirigenziali trasferito ai sensi del presente articolo si applica il trattamento economico, compreso quello accessorio, stabilito nell’amministrazione di destinazione e continua ad essere corrisposto, ove riconosciuto, l’assegno ad personam riassorbibile secondo i criteri e le modalità già previsti dalla normativa vigente. Fino al 31 marzo 2021, il Ministero della cultura corrisponde il trattamento economico spettante al personale trasferito. A decorrere dal 1° aprile 2021, le risorse finanziarie destinate al trattamento economico del personale, compresa la quota del Fondo risorse decentrate, sono allocate sui pertinenti capitoli iscritti nello stato di previsione della spesa del Ministero per il turismo. Tale importo considera i costi del trattamento economico corrisposto al personale trasferito e tiene conto delle voci retributive fisse e continuative, del costo dei buoni pasto, della remunerazione del lavoro straordinario e del trattamento economico avente carattere di premialità di cui al Fondo risorse decentrate. Fino al 31 marzo 2021, il Ministero per il turismo si avvale, per lo svolgimento delle funzioni in materia di turismo, delle competenti strutture e delle relative dotazioni organiche del Ministero della cultura. Fino alla medesima data, la gestione delle risorse finanziarie relative alla materia del turismo, compresa la gestione dei residui passivi e perenti, è esercitata dal Ministero della cultura”.
Con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, inoltre, “sono apportate le occorrenti variazioni di bilancio, in termini di residui, di competenza e di cassa, tra gli stati di previsione interessati. A decorrere dal 1° aprile 2021, i rapporti giuridici attivi e passivi, facenti capo al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in materia di turismo transitano in capo al Ministero per il turismo. In fase di prima applicazione, per l’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione, al Ministero per il turismo si applica il regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169”. Si prevede inoltre che “i titolari di incarichi dirigenziali nell’ambito della Direzione generale Turismo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo appartenenti ai ruoli dirigenziali di altre amministrazioni e trasferiti al Ministero per il turismo ai sensi del comma 4 possono optare per il transito nel ruolo di quest’ultimo Ministero. Il Ministero per il turismo è autorizzato a bandire apposite procedure concorsuali pubbliche, da concludere entro il 31 dicembre 2021, per l’assunzione di unità di personale, ovvero a utilizzare graduatorie di concorsi pubblici di altre pubbliche amministrazioni in corso di validità, nonché a reclutare personale non dirigenziale mediante procedure straordinarie di mobilità esterna”. 
(Fonte: AgCult.it)