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AgCult | Cultura, ICCROM: evidenziare l’impatto su benessere e sviluppo sostenibile

È necessario – secondo l’organizzazione intergovernativa – uno sforzo per collegare gli obiettivi di conservazione del patrimonio con quelli di sostenibilità e benessere

Il patrimonio culturale ha un forte impatto su benessere e sviluppo sostenibile ma questa connessione è ancora troppo poco valorizzata. Ne è convinto l’ICCROM – organizzazione intergovernativa che si dedica alla conservazione del patrimonio culturale mondiale – che in un articolo pubblicato sul proprio sito esplora le origini di questa crescente consapevolezza e il ruolo del patrimonio per benessere e sviluppo sostenibile, chiedendosi come questa connessione possa essere resa più evidente e quali implicazioni potrebbe avere per la conservazione. È necessario infatti – secondo l’ICCROM – uno sforzo per collegare gli obiettivi di conservazione del patrimonio con quelli di sostenibilità e benessere. Un impegno che richiede un attento esame di come il patrimonio è valutato dalla società civile e dai governi al fine di evidenziarne il valore e integrarlo in aree più ampie della politica.

UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

La comunità globale – riflette ICCROM – sta diventando sempre più consapevole che un modello di sviluppo basato esclusivamente sull’arricchimento finanziario non garantisce miglioramenti degli standard di vita e allo stesso tempo costituisce una grave minaccia alla stabilità ambientale. Di conseguenza, ci sono richieste crescenti di un modello di sviluppo più olistico e sostenibile, che rifletta meglio i bisogni e le aspirazioni umane e non si limiti alla sola sicurezza economica. Nell’articolo ICCROM fa l’esempio di paesi come il Bhutan, il Regno Unito, la Nuova Zelanda, la Germania e il Canada, che hanno già adottato indicatori alternativi per lo sviluppo che riflettono non solo i risultati economici ma anche sociali e ambientali come strumento per modellare le loro politiche e misurare i progressi. Inoltre, l’adozione di una serie più ampia di indicatori per riflettere il benessere all’interno delle statistiche ufficiali fornisce una comprensione più precisa dei contesti locali, guidando così un’elaborazione delle politiche più efficiente e pertinente che si concentra sugli aspetti della vita che i cittadini apprezzano veramente.

BENESSERE: UNA PROSPETTIVA OLISTICA

Sebbene sia spesso associato alla salute umana, il benessere è in realtà un concetto molto più ampio, che comprende bisogni fisici di base come alloggi di qualità decente, alimentazione, assistenza sanitaria e libertà dalla violenza e dall’oppressione, fino alla possibilità per ciascun individuo di impegnarsi nella società al massimo delle sue capacità. Il raggiungimento del benessere è quindi l’obiettivo di tutte le nazioni, non solo di quelle con economie avanzate. In parole povere, il benessere riguarda gli individui e la creazione di un ambiente favorevole in grado di supportare in modo olistico i loro bisogni fisici, mentali, emotivi, sociali, culturali, spirituali ed economici, in modo che possano raggiungere il loro potenziale.

L’IMPORTANZA DELLA CULTURA PER IL BENESSERE

La cultura è l’incarnazione di molteplici usanze, credenze e modi di fare che definiscono le società umane. Il suo nucleo è la conoscenza, l’eredità. La cultura e il patrimonio culturale – sottolinea l’ICCROM – sono quindi determinanti per il benessere delle comunità. Ma mentre può esserci un tacito riconoscimento del contributo che la cultura dà al benessere, da un punto di vista politico questa considerazione è ancora sottovalutata. A questo proposito – riflette l’ICCROM – il settore culturale è molto indietro rispetto ad altri settori come l’istruzione e la salute, la cui importanza fondamentale per lo sviluppo sostenibile e il benessere non è messa in discussione. Per far fronte a questo, l’impatto della cultura sullo sviluppo sostenibile e sul benessere deve essere, secondo l’organizzazione intergovernativa, più chiaramente articolato ed evidenziato, in modo che sia riconosciuto dai decisori, integrato nella politica e sfruttato a beneficio delle comunità in generale.

MISURARE L’IMPATTO DELLA CULTURA

Una delle sfide principali, tuttavia, è come misurare l’impatto della cultura e del patrimonio, specialmente quando i quadri esistenti per misurare i benefici dipendono fortemente dalle misure monetarie. Di conseguenza, il patrimonio culturale tende a essere valutato solo in termini di benefici finanziari: ciò presuppone un orientamento politico che a sua volta influenza le pratiche di conservazione e gestione. Il crescente interesse dei governi per i nuovi strumenti di misurazione che riflettono fattori non commerciali offre opportunità significative per riflettere più adeguatamente il valore della cultura. A sua volta ciò potrebbe spianare la strada al maggior riconoscimento e all’uso strategico della cultura come strumento di sviluppo, al di là del suo potenziale economico.

CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO: LA CENTRALITA’ DELLE PERSONE

Su questi temi – patrimonio, sostenibilità e benessere – ICCROM ha organizzato un seminario dal 16 al 18 dicembre riunendo esperti di economia del benessere, legislazione sui diritti umani e pratiche di conservazione del patrimonio. L’obiettivo è identificare un linguaggio comune per supportare il riconoscimento del patrimonio come strumento per il benessere. La visione di ICCROM sulla conservazione del patrimonio si basa sulla promozione di approcci incentrati sulle persone, per garantire l’inclusione e la diversità. Le comunità locali hanno un ruolo centrale nei processi decisionali che incidono sulla loro eredità. A questo proposito, il concetto di ICCROM di mettere le persone al centro della conservazione del patrimonio è strettamente allineato con la promozione dello sviluppo sostenibile e del benessere. E’ necessario fare di più – sottolinea l’organizzazione intergovernativa – per ribadire questa relazione e orientare consapevolmente la conservazione verso un impatto sociale. Questo lavoro fa parte del progetto Tracking Trends, lanciato nel 2018 da ICCROM per delineare le attuali tendenze nella ricerca e nella formazione sul patrimonio. Il progetto ha l’obiettivo di raccogliere dati strategici sulla capacità del settore, sulla produzione della conoscenza e su questioni emergenti, che destano preoccupazione, al fine di informare la politica e fornire prove della sua capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile.

(Fonte: AgCult.it)