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AgCult | Cultura, Bray: formazione sia al centro scelte politiche

E da direttore della Treccani annuncia: “Stiamo ragionando con il direttore Massimo Osanna su un volume da dedicare agli scavi di Pompei”

Da questo primo periodo di esperienza come assessore, “una cosa che vorrei facilitare è la centralità della formazione che è uno degli obiettivi da darci”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura e al turismo della Regione Puglia, Massimo Bray,in occasione dell’inaugurazione del 42esimo anno accademico della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu” dell’Università del Salento. Bray, che è anche direttore generale della Treccani, ha anche annunciato nel corso del suo intervento che “stiamo ragionando con il direttore Massimo Osanna su un volume da dedicare agli scavi di Pompei”.

LA FORMAZIONE

Non sarà, secondo l’assessore, solo “la formazione che forma le grandi professionalità dei beni culturali, ma anche quella formazione che permette alle nuove generazioni di gestire i beni culturali, è questo uno dei veri grandi problemi che abbiamo. Riusciamo bene a recuperare i beni culturali, ma abbiamo difficoltà a gestirli e a renderli disponibili ai cittadini”. 

La formazione, ha aggiunto Bray, “deve essere sempre più al centro delle nostre scelte e nostre strategie. Chi ha una responsabilità politica deve capire che questo può avvenire sempre meglio se si riesce a fare rete, soprattutto con le università”. 

DIPLOMAZIA CULTURALE

In tanti viaggi fatti da ministro, ha proseguito il direttore generale Treccani, “mi ha sempre colpito come in tanti paesi erano proprio i giovani archeologi italiani a portare il significato di una cultura italiana. Dovremmo provare a riscoprire quella diplomazia culturale che ha caratterizzato davvero una parte della nostra politica estera”. Bray ha poi ricordato un episodio di quando accolse dei giovani archeologi che stavano scavando in Libia giunti in Treccani per chiedere suggerimenti: “Mi ha fatto capire due cose, da una parte che Treccani è ancora oggi un’istituzione di riferimento del Paese e, dall’altra, come questi ragazzi difendessero non solo il valore della cultura ma anche del nostro Paese”.

(Fonte: AgCult.it)