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AgCult | Coronavirus, Franceschini: Stiamo ragionando su piattaforma per spettacoli online

Sulla riapertura dei luoghi della cultura “deciderà il Comitato scientifico”. Per i lavoratori dello spettacolo, ha aggiunto, “abbiamo fatto l’incentivo di 600 euro, che probabilmente salirà a 800 euro”

Per le riaperture dei luoghi della cultura “abbiamo una prospettiva, ma la prudenza con cui approcciarci alla fase 2 è importante e non ci si deve muovere in base all’emotività”. Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini ospite de “L’aria che tira” su La7.

“Abbiamo capito dalla comunità scientifica che ci sarà una lunga fase di convivenza fino al vaccino e quindi dobbiamo vivere con modalità di sicurezza e precauzione molto forti – ha spiegato il titolare del Mibact -. Nel settore della cultura ci sono delle attività che sarà più semplice riaprire come un museo rispetto a cinema, teatri e concerti che sono luoghi più affollati. I problemi non sono solo per il pubblico, ma anche per chi sta sul palco, difficile immaginare a un coro dell’Aida con le mascherine. Bisognerà trovare degli accorgimenti e adattarsi. Ho chiesto e sto attendendo in tempo breve delle indicazioni per potere riaprire in condizioni di sicurezza”. 

“Sto lavorando per trovare forme di offerta online, non spontanee come abbiamo avuto fino ad ora, ma in modo che possano produrre reddito. Stiamo ragionando su una idea di piattaforma per avere spettacoli a pagamento online, fino al ritorno alla normalità”, ha annunciato Franceschini che ha aggiunto: “Faremo tutto ciò che è possibile per far sì che si rispettino tutte le norme di sicurezza per il pubblico e per gli artisti, le norme non le decide né l’artista, né il politico ma il comitato scientifico, che ci darà delle prescrizioni. Se ci diranno che sarà possibile aprire un cinema, un teatro con certe norme di sicurezza, lo faremo subito”.

Franceschini è poi tornato sulle misure contenute nel decreto Cura Italia. “Quando si pensa al mondo dello spettacolo si pensa ai big, ma ci sono migliaia di persone straordinarie che vivono in questo mondo che non hanno i mezzi per affrontare un periodo di non lavoro e per questi abbiamo fatto l’incentivo di 600 euro, che probabilmente salirà a 800 euro. Stiamo individuando i lavoratori intermittenti per trovare risorse da distribuire anche a loro. In più abbiamo creato un fondo di 130 milioni che finalizzeremo per tutti quei lavoratori che non hanno mezzi per lavorare, per dare un contributo universale a loro. Inoltre, continueremo a erogare il Fus anche senza la pretesa del rispetto di parametri quali il numero di spettacoli ed eventi”. Quindi ha sottolineato: “Stiamo lavorando alla massima velocità possibile per far arrivare gli aiuti economici. Una parte delle risorse è già arrivata, nella pubblica amministrazione stanno tutti lavorando al massimo”. 

Franceschini ha poi parlato del Mes. “E’ evidente che se fosse senza condizioni, sarebbe uno strumento di sostegno sanitario e quindi sarebbe da utilizzare. Ma abbiamo detto vedremo come uscirà, anziché discutere preventivamente e se sarà effettivamente senza condizioni”. E sulla proposta lanciata nei giorni scorsi dal capogruppo dem Graziano Delrio, Franceschini ha commentato: “Non era una patrimoniale, era l’idea di un contributo di solidarietà, una delle tante idee che verranno discusse ma non mi pare questo il momento”. Infine l’ultima battuta è sulle voci di una discesa in politica di Mario Draghi. “E’ una grande personalità, smettiamo di tirarlo per la giacca”, ha tagliato corto il ministro dei Beni culturali. 

(Fonte: AgCult.it)