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AgCult | Camera, parere positivo della Comm. Cultura al Sostegni bis

Via libera con osservazioni tra cui l’invito al governo a prevedere una decontribuzione previdenziale per le imprese del comparto creativo, culturale e dello spettacolo

Parere favorevole della Commissione Cultura della Camera al Decreto Sostegni bis con alcune osservazioni. Nella seduta di mercoledì, la VII Commissione di Montecitorio ha esaminato la proposta di parere formulata dalla relatrice Alessandra Carbonaro (M5S) da restituire alla commissione Bilancio, che sta esaminando il provvedimento in sede referente, sulle misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali. In particolare la Commissione ha evidenziato, oltre a elementi che interessano il settore della scuola e dello sport, anche alcune raccomandazioni per la parte che interessa il mondo della cultura: prevedere – per i lavoratori del settore dello spettacolo, particolarmente colpiti dall’emergenza pandemica e non ancora in grado di riprendere l’attività a regime – ulteriori misure di sostegno, quali la riduzione della durata del periodo di chiusura delle attività richiesta come condizione per l’accesso al Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse; per rendere effettiva la tutela e il sostegno della genitorialità per i lavoratori dello spettacolo, è necessario, in considerazione del carattere discontinuo delle prestazioni lavorative dei soggetti interessati dal provvedimento, prevedere l’estensione del periodo considerato ai fini del calcolo dell’importo della retribuzione media globale giornaliera quale criterio di determinazione dell’indennità di maternità e paternità; si includano le imprese del comparto creativo, culturale e dello spettacolo nell’ambito di applicazione delle disposizioni, che prevedono, a favore delle imprese del turismo, l’esonero dal versamento degli oneri previdenziali a loro carico.

Inoltre, la Commissione chiede anche che nell’ambito delle iniziative a sostegno dei centri storici e delle città d’arte in cui sono ubicati siti riconosciuti dall’Unesco quali parte del patrimonio mondiale dell’umanità, si preveda che una quota del Fondo per il rilancio dell’attrattività turistica delle città d’arte sia destinata – oltre che a iniziative di valorizzazione turistica dei centri storici e delle città d’arte – anche alla realizzazione di spettacoli ed eventi performativi, alla valorizzazione delle dimore storiche e alla definizione di progetti culturali e digitali all’avanguardia; una quota delle risorse del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per gli anni 2021 e 2022, sia destinata a finanziare progetti volti a contrastare la povertà educativa minorile attraverso le arti performative; nell’ottica della salvaguardia del patrimonio e della memoria storica, si preveda, nell’ambito delle iniziative a sostegno dei comuni con popolazione non superiore ai 15.000 abitanti e con comprovati e censiti beni storico-architettonici-artistico-culturali, il diritto allo storno, per il biennio 2021-2022, di un’aliquota fiscale pari ad almeno il 5 per cento dei trasferimenti fiscali dei comuni allo Stato con il vincolo di destinazione alla spesa per lavori di ristrutturazione o di mantenimento di palazzi, ville e residenze storiche, castelli, giardini.

Infine, la VII invita il governo a prevedere, in favore delle imprese della stampa periodica, l’introduzione di un credito di imposta pari al 30 per cento della spesa sostenuta, nell’anno 2020, per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite; introdurre misure per rafforzare il regime di tax credit a favore degli edicolanti, introducendo «meccanismi premiali» per incentivare le imprese giovanili, le imprese femminili, le edicole che sono essenziali per garantire il diritto di accesso all’informazione, quelle che costituiscono l’unico punto vendita del territorio, in una specifica area, e quelle che offrono servizi aggiuntivi e innovativi ai lettori e ai cittadini; introdurre modifiche alla normativa sulla copia privata nel settore video, come è stato fatto per il settore audio, per assicurare al settore la trasparenza necessaria al fine di rendere più efficiente e meno oneroso il sistema.

(Fonte: AgCult.it)