AgCult | “Assicurare un futuro alla cultura in Europa”: l’appello della comunità culturale Ue
“Includere la cultura nelle strategie di recovery e riattivare la vita culturale in Europa. Se non si mettono in atto misure di sostegno tempestive ed efficaci, l’ecosistema culturale potrà trovarsi di fronte al deserto post-pandemico”
Dopo la lettera aperta pubblicata da oltre 110 reti paneuropee il 30 ottobre 2020 per “Rendere la cultura centrale nella ripresa dell’Ue”, un nuovo appello è stato lanciato per ribadire questa richiesta ai governi nazionali e alla Commissione europea. Nella nuova missiva la comunità culturale europea – coordinata da Culture Action Europe – chiede agli Stati membri e alla Commissione europea di assicurare un futuro alla cultura e alla vita culturale in Europa. “La cultura – spiegano – deve essere inclusa in ogni piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che i paesi dell’Ue dovrebbero presentare alla Commissione europea prima della scadenza del 30 aprile”. I rappresentanti dell’ecosistema culturale europeo esortano quindi i governi “a dedicare almeno il 2% del Recovery Fund alla cultura e a mettere la cultura come settore prioritario quando si utilizzano i fondi della Next Generation EU”. Inoltre, le reti culturali chiedono agli Stati membri di impegnarsi con i rappresentanti delle loro comunità culturali e le organizzazioni della società civile “nella progettazione e nell’attuazione dei Pnrr”. “Il sostegno strutturale a lungo termine per ricostruire l’ecosistema culturale europeo deve essere co-sviluppato, coinvolgendo tutte le parti interessate, sia pubbliche che private”, si legge nella lettera. Tere Badia, segretario generale di Culture Action Europe ha dichiarato: “È fondamentale che la cultura sia resa centrale nei piani nazionali di ripresa, con un budget dedicato per riattivare il settore. Ora è il momento di attuare misure efficaci per evitare un deserto post-pandemia nell’ecosistema culturale”. Assicurare che la cultura sia esplicitamente inclusa nei Pnrr, spiegano le associazioni, “aiuterà a garantire sia il futuro del settore che il suo importante contributo al futuro dell’Europa. Rinvigorire l’ecosistema culturale non solo offre speranza a milioni di lavoratori che hanno visto i loro posti di lavoro messi in pericolo dalla pandemia, ma può anche creare nuovi significati e scopi per tutti gli europei e per il progetto europeo”.
(Fonte: AgCult.it)
