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Legacoop, ad un anno dalla scomparsa il presidente Lusetti ricorda Andrea Folchitto

Nato a Roma l’11 giugno 1982, stimato da tutto il mondo cooperativo per la competenza e la passione del suo impegno, Andrea Folchitto, prematuramente scomparso il 21 giugno 2020, era una persona gentile e sempre disponibile al dialogo e alla collaborazione.

Il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti lo ricorda in una nota, ad un anno dalla scomparsa:

“È davvero penoso, caro Andrea, rinnovare l’indicibile dolore che ci travolse alla notizia della tua scomparsa.
Un evento tragico, improvviso, inaccettabile. Un destino crudele che ha messo la parola fine ad una vita nel fiore degli anni, ancora densa di impegni, passioni, aspettative, obiettivi, sogni. Una vita breve, che hai saputo riempire e illuminare con le tue idee e i tuoi valori, nei quali credevi fermamente e che hanno sempre guidato il tuo impegno professionale e le tue relazioni sociali.
La passione politica e civile, la voglia di dare un contributo alla costruzione di una società più giusta e inclusiva sono stati i punti di riferimento cui hai ispirato l’attività al servizio del movimento cooperativo, cercando di renderne concreti e attuali i valori che sentivi affini alla tua sensibilità.
Tutto questo è già molto. Ma certo non basta a dare pienamente il senso del vuoto che hai lasciato. La stima e l’amicizia che ti eri guadagnato da parte dei colleghi, in tutta la nostra organizzazione, si alimentavano anche delle tue qualità umane, dell’essere una bella persona, affabile, gentile, disponibile. Serio e riservato, ma mai chiuso. Sempre pronto, anzi, al dialogo, alla collaborazione, all’aiuto. Appassionato della vita, in tutti i suoi aspetti. A partire dalla famiglia, l’orgoglio più forte, la luce dei tuoi occhi: la tua compagna Dalila, i piccoli Ernesto ed Elettra. Ci siamo stretti a loro nello strazio della perdita, li aiuteremo a sopportare il peso dell’assenza. Confidiamo che l’apporto di concreta e affettuosa solidarietà che tanti cooperatori hanno voluto offrire potrà accompagnarli e sostenerli in un percorso nel quale mancherai loro ogni giorno.
Una mancanza che per loro avrà il sapore amaro dell’impossibilità di un sorriso, di una carezza, di un abbraccio. Per noi della rinuncia al piacere di condividere con te gli impegni di lavoro, di contare sul tuo contributo, di ascoltare le tue valutazioni e le tue critiche.
Sarebbe stato bello averti con noi ora che ci aspettano nuove sfide per contribuire, con le nostre capacità e i nostri valori, alla ripresa del Paese.
Ci sarà di conforto il ricordo del tuo sorriso cordiale e del tuo animo gentile”.

Mauro Lusetti