Home News Cultura #WorldCoopCongress, Unesco: Le cooperative diventino protagoniste nel mondo della cultura

#WorldCoopCongress, Unesco: Le cooperative diventino protagoniste nel mondo della cultura

Al 33° Congresso Cooperativo Mondiale delle Cooperative svoltosi a Seoul, in Corea del Sud, dal 1 al 3 dicembre 2021, l’UNESCO ha partecipato all’incontro del 1 dicembre dedicato alla cultura cooperativa e alla salvaguardia del patrimonio culturale. Il suo obiettivo è stato quello di esplorare il tema dell’identità cooperativa esaminando i suoi valori per rafforzarne le azioni, impegnandosi nei suoi principi e vivendo le sue conquiste. I congressi cooperativi mondiali sono momenti storici per il movimento cooperativo. Il 33esimo congresso era previsto per il 2020, anno che ha segnato sia il 125° anniversario dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative (ICA), fondata nel 1895 al suo primo Congresso a Londra, sia il 25° anniversario dell’adozione della dichiarazione dell’ICA sull’identità cooperativa.

Mercoledì 1 dicembre si è svolto il seminario “Esaminare la nostra identità cooperativa attraverso la cultura cooperativa e la salvaguardia del patrimonio culturale”. Il punto di partenza del seminario è stato il fatto che, grazie al lavoro del movimento cooperativo tedesco, nel 2016 l’UNESCO ha riconosciuto le cooperative come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Nel 2014 l’UNESCO tedesca ha riconosciuto l’idea cooperativa come patrimonio culturale immateriale perché è una forma molto dinamica e influente di auto-organizzazione sociale. La cultura cooperativa è quindi riconosciuta perché contribuisce a superare le sfide sociali e si adatta continuamente all’evoluzione delle circostanze. Nel 2016 l’UNESCO ha ratificato a livello mondiale la scelta proveniente dalla Germania.

Oggi, la lista del patrimonio immateriale include l’idea e la pratica di organizzare interessi condivisi in cooperative. La lista descrive le cooperative come entità che «permettono la costruzione della comunità attraverso interessi e valori condivisi, creando soluzioni innovative ai problemi della società, dalla generazione di occupazione e l’assistenza agli anziani alla rivitalizzazione urbana e ai progetti di energia rinnovabile». Questa decisione dell’UNESCO ha rappresentato un importante riconoscimento della dedizione dimostrata da milioni di persone che lavorano nelle cooperative di tutto il mondo. A partire da questo importante riconoscimento, l’incontro ha anche toccato il ruolo delle cooperative nel mondo della cultura. Attraverso esempi e racconti da parte degli speaker provenienti da tutto il mondo, la cooperazione ha dato prova delle enormi potenzialità che possiede nella salvaguardia del patrimonio culturale.

Hanno partecipato alla sessione:

  • Thomas Mende, Vicepresidente e responsabile dei comitati e della comunicazione, DZ Bank, Germania.
  • Thomas Knubben, Direttore dell’Istituto di Gestione Culturale, Università di Educazione di Ludwigsburg, Germania.
  • Giovanna Barni Presidente, Coopculture e CulTurMedia, Italia.
  • Ouim Aziz, Direttore, Cooperativa Af Toudarte, Marocco.
  • Dinara Chochunbaeva Presidente, associazione dell’artigianato kirghiso, Repubblica del Kirghizistan.
  • Hyeonggeun Yoon, CEO, Hansalim, Repubblica di Corea.
  • David Smith, Membro del consiglio, Newport Credit Union; fiduciario, Robert Owen Memorial Museum; segretario/organizzatore pro bono Co-operatives & Mutuals Wales, UK.
  • Francesca Martinelli, PhD, Direttrice della Fondazione Centro Studi Doc.
  • Brandon King, Community Engagement Coordinator fo Resonate Coop.
  • Cerge Servando Perualila, Student at the Integrated School for Exceptional Children, South Fundidor Molo, Iloilo City, Philippines.

Ha moderato Stefania Marcone, Capo delle relazioni internazionali e delle politiche europee Legacoop (Alleanza delle Cooperative Italiane), Italia

Christine Merkel, Esperto internazionale, Senior Adviser, UNESCO_EU Expert Facility Cultural Governance and Creative Economy (2011-2022) Co-Chair, EU OMC Group Cultural dimension of Sustainable Development (2020-2022), ha chiuso l’incontro. Merkel ha sottolineato cinque punti chiave che l’Alleanza Internazionale delle Cooperative dovrebbe sviluppare per rendere le cooperative protagoniste nel settore della cultura:

  1. mappatura delle cooperative che operano nel settore della cultura e la creatività;
  2. preparare un contributo per Mondiacult che si svolgerà nel 2022 in Messico per far conoscere meglio il modello cooperativo come opportunità di impresa nel settore della cultura;
  3. creare un toolkit per aiutare gli artisti e creativi a creare cooperative nel loro contesto legislativo nazionale;
  4. attivare una taskforce ICA per dare attenzione al movimento cooperativo con il supporto dell’UNESCO;
  5. applicare due strumenti dell’UNESCO che operano nel settore, ovvero le convenzioni “Intangible Heritage Convention” del 2003 e la “Promotion and protection of the Diversity of Cultural Expression” del 2005.

Giovanna Barni, presidente di CoopCulture e presidente di Culturmedia Legacoop, ha condiviso approfondimenti sulla sua esperienza alla guida di un’organizzazione di vertice dedicata alla cultura. La Barni ha spiegato come il lavoro di CoopCulture sviluppi occupazione di qualità, coinvolga il pubblico e produca valore verso l’obiettivo della sostenibilità del territorio e ha sottolineato il ruolo delle organizzazioni internazionali nella valorizzazione della cultura all’interno del settore cooperativo, affermando che “più cooperazione è possibile solo attraverso un nuovo approccio alla cultura”.

In tema di nuovi approcci sia alla cultura che alle cooperative, Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc, creata dalla più grande cooperativa italiana nel campo dello spettacolo, Doc Servizi, e dal suo network che copre tutta l’industria culturale e creativa, è intervenuta al panel dedicato all’UNESCO con una presentazione su come artisti e professionisti creativi hanno collaborato per ottenere maggiore riconoscimento e sicurezza collettiva sia durante che prima della pandemia. Leggi qui il testo completo dell’intervento

Info: icaworldcoopcongress.coop