Home News Cultura AgCult | Capitali europee della Cultura 2020, il PE chiede la proroga del titolo fino a primavera 2021

AgCult | Capitali europee della Cultura 2020, il PE chiede la proroga del titolo fino a primavera 2021

Commissione, Parlamento e Consiglio concordi ad accelerare la procedura di approvazione della proposta entro la fine dell’anno

Prorogare fino alla primavera del 2021 il titolo delle attuali capitali della Cultura, Rijeka e Galway, che a causa della crisi da Coronavirus sono state costrette a cancellare o rimandare la maggior parte degli eventi in programma. La commissione Cultura al Parlamento europeo – riunitasi il 1° ottobre per discutere per la prima volta della posizione del Parlamento europeo sulla proposta della Commissione – concorda con l’Esecutivo comunitario sulla necessità di prorogare le Capitali europee della cultura 2020, e l’organizzazione dei loro eventi, fino al 30 aprile 2021 e di spostare contestualmente anche l’anno in cui Novi Sad (Serbia) sarà Capitale europea della cultura dal 2021 al 2022. A incontrare difficoltà organizzative “non sono solo le due Capitali del 2020, ma anche quella del 2021”, ribadisce per la Commissione europea il Capo Unità Creative Europe, Barbara Gessler, la quale sottolinea l’unità di intenti delle tre istituzioni nel cercare di velocizzare la procedura di approvazione.

Gli eurodeputati hanno tempo fino al 14 ottobre per presentare eventuali emendamenti al testo della relazione e la relatrice della proposta per il Parlamento europeo, l’eurodeputata del Partito popolare europeo Željana Zovko, ha sollecitato i colleghi eurodeputati a presentare emendamenti al testo solo se strettamente necessario. Vista l’emergenza della situazione in atto, infatti, l’intento comune delle tre istituzioni europee – Consiglio, Commissione e Parlamento – è quello di fare entrare in vigore la proposta legislativa entro la fine del 2020, attraverso una procedura di approvazione accelerata, in modo da consentire alle città investite dal titolo di adeguarsi alla decisione. Le città in questione “hanno dovuto affrontare molti disagi” a causa della pandemia, ha aggiunto Zovko, spiegando che con questa proposta l’Unione europea sta cercando di adeguarsi allo status generato dagli effetti della pandemia. Secondo quanto riferito durante la riunione odierna, anche il Consiglio dell’UE sarebbe favorevole alla proposta, con l’intenzione di presentare presto una serie di emendamenti al testo.

(Fonte: AgCult.it)