Home News Cultura AgCult | Parlamento Ue: Il 2% del Recovery Fund sia destinato al settore culturale, approvata risoluzione

AgCult | Parlamento Ue: Il 2% del Recovery Fund sia destinato al settore culturale, approvata risoluzione

Ribadita anche la richiesta di raddoppiare la dotazione complessiva di Europa Creativa. Alla Commissione UE viene chiesto un approccio più integrato al patrimonio culturale

Almeno il 2 per cento dello strumento di ripresa Next Generation EU da 750 miliardi sia destinato alle industrie e ai settori culturali e creativo. Questo chiedono alla Commissione europea e agli Stati membri gli eurodeputati del Partito popolare europeo, dei Socialdemocratici (S&D), dei Verdi, dei Liberali di Renew Europe e della sinistra unitaria della GUE in una risoluzione comune approvata oggi con ampia maggioranza (598 favorevoli, 42 contrari e 46 astenuti) in sessione plenaria a Bruxelles per difendere la ripresa culturale dell’Europa, gravata dalla crisi innescata dal Coronavirus. La proposta di risoluzione – in cui si sottolinea che le industrie e i settori culturali e creativi rappresentano 7,8 milioni di posti di lavoro e il 4% del Pil totale dell’Ue – fa seguito alla discussione che gli eurodeputati hanno avuto con la Commissione e con il Consiglio dell’UE lo scorso 10 luglio.

RADDOPPIARE I FONDI PER EUROPA CREATIVA

I deputati al Parlamento europeo lamentano che non siano stati stanziati fondi europei mirati per il settore: “Deplorano che il programma Europa Creativa non abbia ricevuto finanziamenti aggiuntivi dal Fondo per la ripresa e chiedono di raddoppiarne la dotazione complessiva “a 2,8 miliardi di euro”. Nella proposta di bilancio comunitario a lungo termine (2021-2027) approvata al vertice europeo di luglio – ora sul tavolo dei negoziati con il Parlamento – l’importo per Europa Creativa è stato ridotto a 1,64 miliardi di euro. La Commissione europea, si legge nel testo della risoluzione, dovrebbe adottare un approccio maggiormente integrato al patrimonio culturale, “considerandone gli aspetti materiali, immateriali, naturali e digitali quali elementi interconnessi e inseparabili”. Dalla risoluzione la proposta di istituire “una piattaforma permanente, al cui centro si ponga la società civile organizzata, per la cooperazione e il coordinamento a livello Ue delle politiche in materia di patrimonio culturale”. Viene inoltre sottolineato che la dimensione culturale dovrebbe rientrare nel dialogo con i cittadini “in particolare nel quadro della prossima Conferenza sul futuro dell’Europa”, di cui ancora non si conosce la data di avvio.

SOSTENERE IL TURISMO

Focus anche sul turismo che rappresenta il 10,3% del Pil dell’Unione europea, “di cui più del 40% è legato all’offerta culturale”. Secondo il Parlamento europeo la ripresa del turismo rappresenta un’occasione per promuovere attivamente la cultura e il patrimonio dell’Europa e “gettare le basi per un turismo europeo sostenibile”. In materia di turismo sottolineano l’importante “valore aggiunto del turismo storico e culturale”, esortando la Commissione e gli Stati membri a istituire una politica integrata anche per sostenere il rilancio del settore.

(Fonte: AgCult.it)