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AgCult | Teatro, Bonisoli: lo Stato deve spendere e farlo ancora di più

Il ministro è intervenuto alla presentazione della stagione 2019 del teatro greco Inda di Siracusa

Lo Stato deve spendere per il teatro e farlo ancora di più. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli intervenendo alla presentazione della stagione teatrale 2019 dell’Inda di Siracusa. Una stagione che avrà come filo conduttore il tema delle donne e la guerra nel dramma antico. E che presenterà al pubblico opere, registi e attori di primo livello. Presenti alla conferenza al Ministero dei Beni culturali anche la consigliera delegata della Fondazione Inda, Maria Rita Sgarlata, il presidente Francesco Italia, il sovrintendente Antonio Calbi, il regista Tullio Solenghi e l’architetto Stefano Boeri che ha realizzato il progetto scenico per una delle opere rappresentate.

Bonisoli ha poi ricordato che erano “molti anni che l’Inda non veniva al Ministero a presentare la stagione. L’appuntamento di oggi è un modo per ricordarsi che c’è anche un teatro classico, spesso dimenticato e sottovalutato. Ci permette anche di ragionare su temi molto contemporanei”.

Il Mibac, ha poi messo in chiaro il ministro, “non deve fare politica culturale, non deve proporre o portare avanti iniziative particolari. Ma deve mettere attenzione su alcuni temi di volta in volta giudicati importante. E necessario e importante è il ruolo della donna data a questa stagione dell’Inda”.

GOVERNO E TEATRO

In generale, Bonisoli ha sottolineato che “lo Stato deve spendere per il teatro e farlo di più. È un’offerta culturale che ha bisogno dello Stato”. E il Ministero sta ragionando su tutto il sistema: dai contratti di lavoro, alla previdenza, alla gestione stabile del personale. Un punto fondamentale per Bonisoli “è un aumento delle risorse pubbliche. Solo attraverso la spesa statale garantiamo un’offerta diversificata. Altrimenti c’è meno sperimentazione, meno ricerca, meno iniziative controverse, c’è meno attenzione a generi diversi”.

Un concetto ribadito anche a margine della presentazione. “Il Fus di quest’anno è il più alto da sempre e la mia intenzione è di continuare su questa linea, aumentandolo ancora”. Non c’è infatti nessuna intenzione di riduzione delle risorse statali”. Ma il settore ha bisogno di contributi non solo dall’amministrazione statale. “Agli enti locali dico – ha aggiunto Bonisoli – che se vogliono contribuire anche loro fanno una cosa buona e giusta, ma non tanto per il Ministero, quanto perché stiamo ragionando su una forma d’arte che dobbiamo mantenere il più diversificata possibile”. Non è un mistero infatti che “il teatro è una delle forme che costano di più perché è tutto in presa diretta. Il teatro, e più in generale lo spettacolo dal vivo, ha bisogno di essere aiutato a mantenersi più ricco e più articolato possibile”.

(fonte: Agcult.it)