Home News Comunicazione 1962, Piazza Statuto e il protagonismo operaio ne “La Fabbrica” di Carturan – ed. All Around

1962, Piazza Statuto e il protagonismo operaio ne “La Fabbrica” di Carturan – ed. All Around

«Ho aderito allo sciopero e mi hanno preso di mira, era chiaro. I capetti dei reparti perseguitano i “dissidenti”, così chiamano chi partecipa agli scioperi, con richieste veloci e pressanti». «Un lacrimogeno scoppia a pochi metri da noi, Santina è terrorizzata, io cammino a testa dritta senza il minimo turbamento». «La rivolta in piazza Statuto è fuori controllo, a scontrarsi ora sono rimasti i giovani e la polizia, Gli operai sono tornati a casa ma quel minimo di calma è solo apparente».

Un romanzo corale. Come in un poema epico Rossana Carturan ne La Fabbrica dà vita a una polifonia di voci per ricostruire i tre giorni più importanti della lotta operaia a Torino.  Sono i “fatti di Piazza Statuto”, che si svolgono dal 7 al 9 Luglio 1962. Ai primi di luglio Fiom, Fim e Uil proclamano uno sciopero di tre giorni con inizio il 7 luglio. Il 5 luglio però la Uil firma un accordo separato con la Fiat. È la scintilla che fa scoppiare la rivolta.  In brevissimo tempo diverse migliaia di operai – in gran parte giovani ed immigrati meridionali – si radunarono in piazza Statuto circondando la sede della Uil. Nonostante i tentativi di mediazione dei sindacalisti di Cgil e Cisl, per tutto il 7 e nei giorni seguenti si svolgono violenti scontri fra dimostranti e forze dell’ordine. Il bilancio sarà di 1.215 fermati, 90 arrestati e diverse centinaia di feriti.

È in questo scenario che Carturan cala i suoi personaggi: Antonio, Anna, Toni, Lina, Gabriella. Ognuno di loro ci presenta la sua intimità, i suoi dolori, i suoi desideri profondi, sullo sfondo della grande storia e del boom economico.

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