Home News Cultura Webinar Cooperative culturali e impresa sociale: il punto della situazione e gli scenari possibili

Webinar Cooperative culturali e impresa sociale: il punto della situazione e gli scenari possibili


Grande interesse per il tema trattato nel webinar CulTurMedia di martedì 2 marzo 2021 su “Nuovi scenari tra cooperazione culturale e impresa sociale”.
Circa 70 cooperative collegate per approfondire un tema, quello dell’impresa sociale, ancora in evoluzione ma che si intuisce come promettente per il mondo cooperativo che si occupa di Cultura.
I lavori si sono aperti con il contributo di Jose Moica che ha descritto la situazione vivace della Sardegna e sottolineato “che sia indispensabile il riconoscimento della ulteriore specialità dell’Impresa Culturale e Creativa, peraltro istituita con la Legge di stabilità 2018 ma la cui disciplina operativa, delegata al MiBACT, non ha mai visto la luce. Certamente l’ottenimento della qualifica di Impresa Sociale può essere colta come una opportunità anche per le cooperative aderenti a Culturmedia”.
Idanna Matteotti ha rappresentato la realtà dei Teatri lombardi che da tempo hanno avviato la riflessione sulle opportunità delle norme sull’impresa sociale aprendo spunti di riflessione e spazi di azione nuovi e interessanti.
Mauro Iengo nel suo intervento ha definito il quadro normativo di riferimento. La legislazione non è ancora completa ma permette di intravedere le opportunità che si potranno presentare. Al netto delle cose che mancano ancora, questo è il, momento giusto per affrontare i nuovi scenari che si prospettano. Infatti, alcune cooperative hanno già intrapreso il percorso verso il riconoscimento di impresa sociale.
“La cultura infatti -come sottolinea Marco D’Isanto intervenuto nel webinar- “è riconosciuta con finalità sociale immanente”; un perno insomma dello sviluppo e di un nuovo sistema di relazioni tra pubblico e privato e della definizione di un ruolo nuovo della mutualità da declinare in forme attuali e innovative.
In questo contesto la riforma del terzo settore e il riconoscimento delle Imprese Culturali e Creative, che normativamente nel nostro paese non esistono, saranno passaggi cruciali per definire un modo nuovo, intersettoriale e socialmente inclusivo, di lavorare per la valorizzazione dell’enorme patrimonio culturale che il Paese possiede.
E la cultura è individuata come attività di interesse generale che genera beneficio alle comunità e valorizza il patrimonio, oltre ad essere attività d’impresa.
La Presidente di CulTurMedia, Giovanna Barni, concludendo i lavori, ha sottolineato che “si tratta di una sfida enorme per il movimento cooperativo e non basterà cambiare gli Statuti per produrre un cambiamento vero; occorrerà rivedere gli approcci imprenditoriali, i modelli di business applicati, i rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, i processi di partecipazione delle imprese cooperative da parte dei soci e la qualità del lavoro”.
Il confronto è solo all’inizio e il webinar rappresenta un punto di partenza del dibattito che proseguirà nei prossimi giorni.